Michele Bravi non fa coming out: "Però mi sono innamorato di un ragazzo"
Top

Michele Bravi non fa coming out: "Però mi sono innamorato di un ragazzo"

Il cantante, vincitore di X Factor 2013, prima del Festival di Sanremo parla del suo primo amore se sull'omosessualità rivela: "Non uso etichette, appartengono alle vecchie generazioni".

Michele Bravi
Michele Bravi
Preroll

globalist Modifica articolo

17 Gennaio 2017 - 17.33


ATF

Intervista esclusiva di Vanity Fair, in uscita domani 18 gennaio 2017, Michele Bravi, vincitore di X Factor 2013, ha fatto coming out, o meglio ha spiegato di essersi innamorato di un ragazzo, ma – come da tradizione per il mondo dello spettacolo italiano – di essere contrario alle etichette: «Ho incontrato una persona che mi ha emozionato, il resto è irrilevante», ha sottolineato il cantante che sarà uno dei Big al prossimo Festival di Sanremo con il brano “Il diario degli errori”.

A proposito del suo orientamento sessuale, Michele Bravi ha dichiarato:«Non vorrei usare etichette, appartengono alle vecchie generazioni e discendono da un modo di ragionare che considero superato e anche un po’ discriminatorio. Preferisco parlare di relazioni fluide. I miei fan, quando gli ho detto che il nuovo disco avrebbe parlato di una storia d’amore, non mi hanno chiesto se si trattava di un uomo o di una donna, e il linguaggio amoroso oggi sul web usa frasi come ‘sei la mia persona’. Non ho bisogno di fare coming out perché nessun giovane si stupisce che mi sia innamorato di un ragazzo, e penso che nessuno dei miei coetanei si tirerebbe indietro se gli capitasse di provare un’emozione per una persona dello stesso sesso».

Leggi anche:  Moonari: dalla scena Underground romana al palco del Primo Maggio

E su quello che è stato il primo amore ha detto: «È successo che mi sono innamorato. Una storia molto particolare con un ragazzo che fa il regista, molto diverso da me. È durata due anni ma, in termini di quello che succedeva tra noi, forse qualche giorno. All’inizio quando due persone si incontrano sono due contenuti completi, il resto rimane fuori; poi allarghi la visuale e vedi che ci sono dei confini da rispettare. Io sicuramente nell’ultimo anno sono stato molto autoriferito e concentrato sulla musica e questo ha creato problemi. Il primo amore è perfetto, tutto è bellissimo, solo che ti mancano le regole del gioco e quando le impari, spesso è troppo tardi: le pagine degli errori restano lì, non puoi strapparle dal diario, e quando gli errori diventano tanti è difficile che possa esserci un epilogo felice. Se mi guardo indietro oggi mi dico: “Siamo stati proprio stronzi”».

Sulla canzone di Sanremo invece, Michele ha rivelato in anteprima: «E’ un brano perfetto, per la tonalità e i colori della mia voce, ma soprattutto perché racconta la mia vera storia: è il diario dei miei errori, professionali e personali, quelli che si fanno la prima volta che ti innamori. Nel ritornello dico “almeno tu rimani fuori dal mio diario degli errori”, perché si presuppone che il diario sia stato ormai chiuso e sia arrivata un’altra occasione».

Native

Articoli correlati