I funzionari israeliani hanno annunciato che il valico di Rafah, al confine tra Gaza e l’Egitto, resterà chiuso domani e che il flusso di aiuti umanitari diretti verso l’enclave palestinese sarà ridotto. Lo riporta Sky News, citando fonti ufficiali di Tel Aviv.
Secondo quanto riferito, le misure sono state adottate come risposta al mancato rilascio da parte di Hamas dei corpi di tutti gli ostaggi israeliani deceduti.
Una fonte politica israeliana, citata dal sito Ynet News, ha spiegato che il mancato rientro dei corpi secondo le tempistiche concordate tra Israele e il gruppo islamista palestinese “potrebbe compromettere l’accordo raggiunto”.
La stessa fonte ha tuttavia chiarito che “non è ancora stata presa una decisione finale in merito alla violazione degli accordi da parte di Hamas”, sottolineando che il movimento islamista aveva già avvertito che sarebbe stato complicato localizzare i resti degli ostaggi.
“Vogliamo analizzare la questione e vedere a che punto è”, ha spiegato la fonte a Ynet, aggiungendo che “è chiaro che il rilascio delle salme richiederà un po’ più di tempo, e speriamo che funzioni”.
Le tensioni arrivano a pochi giorni dall’accordo che ha portato alla liberazione di diversi ostaggi israeliani e alla promessa di un progressivo allentamento del blocco umanitario su Gaza, duramente colpita dopo due anni di guerra. Tuttavia, la mancata consegna dei corpi rischia ora di riaccendere la crisi diplomatica e di compromettere la fragile tregua in atto.
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