La Striscia di Gaza è intrappolata in un vortice di violenza e sofferenza, con almeno 89 persone uccise nelle ultime 24 ore da attacchi aerei e terrestri israeliani, secondo quanto riferito da fonti mediche locali ad Al Jazeera. La devastazione si abbatte su una popolazione già stremata, con ospedali al collasso e una crisi umanitaria che non lascia scampo. Mentre le bombe colpiscono scuole, case e rifugi, i civili pagano il prezzo più alto di un conflitto che sembra non avere fine.
A Gaza City, epicentro degli attacchi, 53 persone hanno perso la vita in una singola giornata di bombardamenti. Tra le tragedie più recenti, un attacco aereo ha distrutto una scuola gestita dall’UNRWA nel campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia, uccidendo almeno 11 persone, tra cui donne e bambini. La scuola, un rifugio per gli sfollati in fuga dalla guerra, è diventata l’ennesimo simbolo della perdita di luoghi sicuri per i civili. A Nuseirat, nel centro di Gaza, un’altra casa è stata rasa al suolo, con 15 morti, tra cui donne e bambini, intrappolati sotto le macerie. Nel sud, a Rafah, cinque membri di una stessa famiglia, inclusi due bambini, sono stati uccisi quando la loro abitazione è stata colpita da un raid aereo.
La situazione umanitaria è al collasso. L’Organizzazione Mondiale della Sanità descrive gli ospedali di Gaza come un “orrore su orrore”. L’ospedale Kamal Adwan a Beit Lahiya, uno degli ultimi presidi sanitari ancora parzialmente funzionanti, è privo di medicinali essenziali. I medici, sopraffatti, operano senza attrezzature adeguate, mentre i feriti muoiono per mancanza di cure di base. La popolazione, intrappolata in tende e rifugi improvvisati, affronta una fame di massa. Dal 2 marzo 2025, un blocco totale degli aiuti umanitari imposto da Israele ha tagliato l’accesso a cibo, acqua e medicinali, lasciando i civili in balia di una crisi senza precedenti.
Le immagini che arrivano da Gaza raccontano di un paesaggio di distruzione: scuole trasformate in macerie, famiglie decimate, bambini orfani che vagano tra le rovine. Ogni attacco sembra cancellare un altro frammento di speranza per una popolazione che vive sotto il peso di un conflitto prolungato. Le fonti mediche locali, citate da Al Jazeera, sottolineano che il numero di vittime potrebbe essere sottostimato, data l’impossibilità di raggiungere tutte le aree colpite.
Mentre la comunità internazionale resta a guardare, Gaza sprofonda in un abisso di sofferenza. La morte di 89 persone in un solo giorno è un monito della brutalità di questo conflitto e della necessità urgente di un intervento per fermare la spirale di violenza. Per gli abitanti della Striscia, ogni ora porta nuove perdite, e il silenzio del mondo sembra essere l’ennesima condanna.