La Lituania accusa Putin: l'estensione delle acque territoriali nel Baltico fa parte della guerra ibrida
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La Lituania accusa Putin: l'estensione delle acque territoriali nel Baltico fa parte della guerra ibrida

Vilnius annuncia di aver convocato il rappresentante diplomatico di Mosca in merito ai piani della Russia di estendere unilateralmente il proprio confine marittimo nelle acque lituane e finlandesi

La Lituania accusa Putin: l'estensione delle acque territoriali nel Baltico fa parte della guerra ibrida
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22 Maggio 2024 - 14.40


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Vilnius annuncia di aver convocato il rappresentante diplomatico di Mosca in merito ai piani della Russia di estendere unilateralmente il proprio confine marittimo nelle acque lituane e finlandesi, avvertendo che la mossa potrebbe far parte di una campagna di guerra ibrida. Il ministero degli Esteri lituano ha dichiarato di aver «convocato un rappresentante della Federazione Russa per ottenere una spiegazione completa».

La Lituania ha espulso l’ambasciatore russo e declassato le sue relazioni diplomatiche con Mosca nell’aprile 2022 in risposta alle atrocità scoperte nella città ucraina di Bucha. Il ministro degli Esteri finlandese Elina Valtonen ha dichiarato ai giornalisti che Helsinki «sta seguendo la situazione».

«Non abbiamo informazioni ufficiali su ciò che la Russia sta pianificando», ha dichiarato. Secondo una bozza di risoluzione redatta dal ministero della Difesa russo e pubblicata ieri, Mosca intende estendere le proprie acque territoriali modificando il confine marittimo nel Mar Baltico con Finlandia e Lituania. La ridefinizione delle coordinate geografiche vedrebbe Mosca dichiarare le aree marittime finlandesi e lituane come russe. 

 Secondo il documento, verrebbero modificati anche i confini della Russia nella regione occidentale di Kaliningrad e in quella orientale del Golfo di Finlandia. «La Federazione Russa è anche membro e parte della Convenzione delle Nazioni Unite sui confini marittimi. Ci aspettiamo solo che la Russia rispetti tale convenzione», ha dichiarato Valtonen. «Va ricordato che creare confusione è anche un’influenza ibrida.

La Finlandia non si lascerà confondere», ha scritto in precedenza su X. Il ministro degli Esteri lituano Gabrielius Landsbergis ha fatto eco a questa idea. «È in corso un’altra operazione ibrida russa, questa volta nel tentativo di diffondere paura, incertezza e dubbi sulle loro intenzioni nel Mar Baltico», ha scritto su X. «Si tratta di un’evidente escalation contro la Nato e l’Ue, che deve essere affrontata con una risposta adeguatamente ferma», ha aggiunto.

Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha detto ai giornalisti in un briefing mercoledì che non c’era «nulla di politico» nella mossa, «anche se la situazione politica è cambiata molto dal 1985», anno in cui sono state delimitate le acque territoriali russe. «Si può vedere quale sia il livello di scontro in questo momento, soprattutto nella regione del Baltico. Questo richiede che gli organi competenti prendano le misure appropriate per garantire la nostra sicurezza».

Un comunicato del ministero degli Esteri lituano «esorta la Federazione Russa a rispettare e ad attenersi ai principi e alle norme universalmente riconosciuti del diritto internazionale, in particolare alla Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare».

Il presidente finlandese Alexander Stubb, che supervisiona la politica estera della Finlandia, ha scritto su X che «la Russia non è stata in contatto con la Finlandia sulla questione». Il ministero della Difesa russo ha dichiarato che la mossa, la cui entrata in vigore è prevista per gennaio 2025, si è resa necessaria perché le attuali coordinate «non corrispondono pienamente all’attuale situazione geografica».

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