Una delegazione dei servizi segreti egiziani è arrivata in Israele nel tentativo di rilanciare i negoziati ormai in stallo e mediati dal Cairo, dal Qatar e dagli Stati Uniti, per raggiungere una tregua nella Striscia di Gaza.
Il viaggio è il risultato degli «sforzi» egiziani per raggiungere un cessate il fuoco e liberare tutti gli ostaggi detenuti da Hamas a Gaza.
Il Cairo ha ipotizzato uno scambio su larga scala di ostaggi per i prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane oltre a una tregua di diverse settimane, una proposta che la squadra di mediazione egiziana ha trasmesso ad Hamas prima di informare Tel Aviv.
Oltre allo scambio di prigionieri e ostaggi, la proposta di tregua egiziana prevede che durante il cessate il fuoco le truppe israeliane si ritirino da vari punti della Striscia e permettano ai palestinesi sfollati di tornare alle loro case nel Nord di Gaza, cosa che Israele ha finora rifiutato.
Secondo le fonti, una volta tornata da Tel Aviv la delegazione egiziana incontrerà una delegazione di Hamas per studiare la risposta di Israele. La nuova offensiva diplomatica dell’Egitto arriva in un momento in cui è in corso un’imminente operazione israeliana contro Rafah, cittadina nell’estremo Sud della Striscia dove vivono ammassati 1,4 milioni di persone sfollate a causa della guerra.
