Oxfam attacca il Regno Unito che continuerà a dare armi a Israele nonostante l'imminente attacco a Rafah
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Oxfam attacca il Regno Unito che continuerà a dare armi a Israele nonostante l'imminente attacco a Rafah

Oxfam ha replicato al ministro degli Esteri britannico, David Cameron che ha menzionato l'esistenza di un "piano B" nel caso in cui il conflitto dovesse degenerare a Rafah

Oxfam attacca il Regno Unito che continuerà a dare armi a Israele nonostante l'imminente attacco a Rafah
Bambini affamati a Gaza
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10 Aprile 2024 - 10.18


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Oxfam ha replicato al ministro degli Esteri britannico, David Cameron che ha menzionato l’esistenza di un “piano B” nel caso in cui il conflitto dovesse degenerare a Rafah mentre ha confermato che l’esportazione di armi del Regno Unito verso Israele continuerà

“Non esiste un piano B per il milione di disperati che attualmente si rifugiano a Rafah: se Israele lanciasse un’offensiva di terra, la portata della crisi sarebbe catastrofica”, ha affermato Aleema Shivji, responsabile dell’impatto di Oxfam.

In una dichiarazione Shivji ha detto:  “Non esiste un piano B per oltre un milione di disperati attualmente rifugiati a Rafah: se Israele lanciasse un’offensiva di terra, la portata della crisi sarebbe catastrofica.

     Invece di pianificare come le agenzie umanitarie possano operare in condizioni ancora più pericolose, il governo del Regno Unito dovrebbe utilizzare ogni leva diplomatica ed economica a sua disposizione per spingere Israele a non lanciare l’offensiva. Ciò deve includere l’immediata sospensione di tutte le vendite di armi a Israele.

Leggi anche:  Operatore umanitario belga ucciso a Gaza, l'ira di Bruxelles: "Israele doppiamente responsabile"

     È incomprensibile che il Regno Unito stia elaborando un piano umanitario per un’offensiva israeliana a Rafah mentre armi e componenti fabbricati nel Regno Unito potrebbero essere utilizzati per danneggiare i civili palestinesi nella stessa offensiva.

     Il Regno Unito deve fare tutto ciò che è in suo potere per garantire che l’unico piano sia un cessate il fuoco immediato e permanente per porre fine alla morte e alla distruzione, consentire che aiuti più vitali arrivino a coloro che ne hanno bisogno e garantire il rilascio degli ostaggi”.

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