L’Occidente non dovrebbe riconoscere il risultato delle elezioni, «ad esempio la Germania non lo chiama `presidente´ ma `signor Putin´, potete capire che è una grande differenza» per «mostrare l’atteggiamento nei confronti di questa persona», «spero che i paesi dell’Unione europea non riconoscano le cosiddette elezioni».
Così Ilya Politkovsky, figlio di Anna Politkovskaja, giornalista russa uccisa nel 2006 a Mosca.
Risultato prevedibile
«Il risultato delle elezioni era prevedibile, perché non ci sono vere elezioni in Russia. Questa è una specie di prova dei prossimi cinque anni di presidenza di Putin».
«Sono molto orgoglioso che ci siano state molte persone che sono andate fuori dai seggi alle 12 ieri per protestare – aggiunge -, perché dimostrano di non sostenere l’attuale regime russo ed è positivo che siano uscite e abbiano mostrato che erano numerose. Soprattutto in Italia, a Bologna, Milano e Roma, c’erano code lunghissime. La propaganda russa dice che sono persone che volevano votare, ma non è vero, volevano protestare».