Gaza, l'Egitto sta costruendo un muro per contenere un esodo degli sfollati palestinesi se ci sarà l'attacco Rafah
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Gaza, l'Egitto sta costruendo un muro per contenere un esodo degli sfollati palestinesi se ci sarà l'attacco Rafah

 L'Egitto sta costruendo un sorta di mega recinto chiuso da alte mura nel deserto del Sinai vicino al confine nel caso in cui si dovesse verificare un esodo degli sfollati palestinesi.

Gaza, l'Egitto sta costruendo un muro per contenere un esodo degli sfollati palestinesi se ci sarà l'attacco  Rafah
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16 Febbraio 2024 - 02.08


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 L’Egitto sta costruendo un sorta di mega recinto chiuso da alte mura nel deserto del Sinai vicino al confine nel caso in cui si dovesse verificare un esodo degli sfollati palestinesi.

Lo rivelano funzionari egiziani al Wall Street Journal precisando che nel caso di un grande afflusso di palestinesi da Gaza, l’Egitto cercherebbe di limitare il numero di rifugiati ben al di sotto della capacità dell’area a circa 50.000-60.000 persone.

Le autorità egiziane però negano che stanno costruendo l’opera. 

 Per settimane, l’Egitto ha cercato di rafforzare la sicurezza lungo la frontiera per tenere lontani i palestinesi, schierando soldati e carri armati. Nel nuovo campo, circondato da muri in cemento, potrebbero essere ospitate più di 100.000 persone, hanno detto funzionari egiziani precisando che sul posto è stato consegnato anche un gran numero di tende, non ancora montate.

Il Cairo da settimane cerca di evitare che un’ondata di rifugiati si riversi oltre i confini egiziani, minacciando anche di uscire dal trattato di pace decennale con Israele se ciò dovesse verificarsi a seguito della sua offensiva contro Hamas. Il fatto che Il Cairo stai ora procedendo con i piani di emergenza segnala che i funzionari egiziani vedono questo pericolo sempre più vicino.

Leggi anche:  Israele è molto vicina a lanciare l'attacco militare a Rafah

Il governatore del Nord Sinai ha smentito le notizie sulla costruzione di un campo profughi per i palestinesi, affermando che l’attività nell’area rientra in un progetto di inventario delle case distrutte durante la campagna militare egiziana contro gli estremisti dello Stato islamico nella zona.

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