Gaza, la denuncia di Guterres: "Sta subendo distruzioni senza eguali nella storia recente"
Top

Gaza, la denuncia di Guterres: "Sta subendo distruzioni senza eguali nella storia recente"

Lo ha detto il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres sottolineando che «niente può giustificare la punizione collettiva del popolo palestinese»

Gaza, la denuncia di Guterres: "Sta subendo distruzioni senza eguali nella storia recente"
Preroll

globalist Modifica articolo

24 Gennaio 2024 - 00.03


ATF

Una denuncia durissima e poco diplomatica: “L’intera popolazione di Gaza sta subendo una distruzione ad una scala e ad una velocità senza eguali nella storia recente”. 

Lo ha detto il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres sottolineando che «niente può giustificare la punizione collettiva del popolo palestinese», così come «l’uccisione deliberata, il ferimento, il rapimento di civili, l’uso della violenza sessuale contro di loro» da parte di Hamas in Israele

Inoltre si è detto «profondamente turbato dalle notizie sul trattamento disumano da parte di Israele dei palestinesi detenuti durante le operazioni militari».

 Riguardo agli aiuti, Guterres ha ammesso che nonostante tutti gli sforzi, «nessuna operazione di aiuto umanitario può funzionare nelle condizioni imposte ai palestinesi di Gaza e a coloro che fanno tutto il possibile per aiutarli». Quindi ha chiesto «un accesso umanitario rapido, sicuro, senza ostacoli, più ampio in tutta la Striscia». 

«Per poter svolgere il nostro lavoro è necessario soddisfare una serie di requisiti operativi – ha continuato il segretario generale Onu – Abbiamo bisogno di sicurezza, dobbiamo essere attrezzati per svolgere il nostro lavoro e ciò include apparecchiature di telecomunicazione, veicoli blindati e dispositivi di protezione, una capacità logistica molto maggiore. Abbiamo bisogno di più punti di passaggio verso Gaza per ridurre la congestione ed evitarla strozzature». 

Leggi anche:  "Gli Stati Uniti riconoscano la Palestina": il coraggio di un giornale dalla schiena dritta

E infine «abbiamo bisogno dei visti: decine di operatori umanitari aspettano da mesi di ricevere un visto dal governo israeliano». 

Native

Articoli correlati