Alex Danzig, 75enne storico dell’Olocausto residente a Nir Oz, kibbutz molto vicino a Gaza, è disperso dal 7 ottobre scorso, giorno del primo assalto di Hamas. Danzig ha trascorso gli ultimi 30 anni lavorando per lo Yad Vashem, il centro israeliano per la memoria dell’Olocausto. Lo storico è nato nel 1948, stesso anno della creazione dello Stato di Israele, mentre sua sorella maggiore Edith è una sopravvissuta all’Olocausto.
Racconta il figlio Mati: «Mio fratello Yuval gli ha parlato verso le 8.30 di quel sabato e questa è stata l’ultima volta che siamo stati in contatto con lui. Sappiamo con certezza che è stato rapito insieme ad altre 80 persone del kibbutz di cui non ci sono tracce da nessuna parte».
Ai microfoni della Bbc, la cara amica ed ex collega Orit Margilot, che ha lavorato con lui allo Yad Vashem, lo descrive come «la persona più preparata che conosca», dipingendo l’immagine di un grande comunicatore che sa come parlare ai giovani e sa abbattere le barriere. «Ha migliaia di studenti che lo adorano e lo amano – ha detto ancora il figlio Mati – è un insegnante eccezionale e ogni volta che ho assistito a una sua lezione sono rimasto affascinato».