L'Arabia Saudita si oppone all'evacuazione di Gaza e congela il dialogo con Israele
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L'Arabia Saudita si oppone all'evacuazione di Gaza e congela il dialogo con Israele

L'Arabia Saudita rifiuta «categoricamente» l'evacuazione di Gaza e congela i piani sostenuti dagli Stati Uniti per normalizzare i legami con Israele

L'Arabia Saudita si oppone all'evacuazione di Gaza e congela il dialogo con Israele
Ragazzo sfollato da Gaza
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13 Ottobre 2023 - 22.45


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L’Arabia Saudita rifiuta «categoricamente» l’evacuazione di Gaza. Lo afferma il ministero degli Esteri saudita.

L’Arabia Saudita sta congelando i piani sostenuti dagli Stati Uniti per normalizzare i legami con Israele». 

Due fonti vicine alla corte di Riad hanno svelato alla Reuters quello che rappresenterebbe di certo un primo risultato per Hamas: un ripensamento – o quanto meno uno stand by – delle priorità del Regno in politica estera, mentre la guerra si intensifica tra Israele e i miliziani palestinesi, accusati di aver lanciato l’offensiva contro lo Stato ebraico in combutta con l’Iran proprio per porre un freno al suo avvicinamento al mondo arabo.

Secondo quanto scrive l’agenzia di stampa sul suo sito web, il conflitto ha inoltre spinto Riad a impegnarsi con Teheran: il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman ha infatti ricevuto la sua prima telefonata dal presidente iraniano Ebrahim Raisi, mentre il Regno cerca di scongiurare un’ondata di violenza in tutta la regione.

Le due fonti hanno detto a Reuters che ci sarebbe stato un rinvio nei colloqui sostenuti dagli Stati Uniti sulla normalizzazione con Israele, un passo considerato fondamentale da Riad per assicurarsi un patto di difesa con gli Stati Uniti, vero trofeo dell’intesa. Fino a quando Hamas non ha assaltato Israele, i leader israeliani e quelli sauditi avevano affermato che si stavano muovendo costantemente verso un accordo che avrebbe potuto rimodellare il Medio Oriente. E l’Arabia aveva assicurato che non avrebbe permesso il naufragio del patto di difesa con gli Usa, anche se Israele non avesse offerto concessioni significative ai palestinesi sulla creazione di un loro Stato.

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Tuttavia un approccio che dovesse mettere da parte i palestinesi ora rischierebbe di scatenare la rabbia degli arabi nella regione. Così una prima fonte che ha familiarità con la posizione saudita ha riferito che i colloqui con Israele non possono continuare per ora, e che la questione delle concessioni israeliane ai palestinesi dovrà essere una priorità maggiore quando le discussioni riprenderanno. 

Ad indicare che Riad non ha abbandonato l’idea della normalizzazione, mentre il governo non ha risposto ufficialmente a richieste di commento.

La ricostruzione della Reuters sembra contraddire quanto dichiarato questa settimana dal consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan, secondo cui lo sforzo di normalizzazione «non è stato sospeso». In ogni caso, la frenata saudita evidenzia le sfide che devono affrontare gli sforzi di Washington per approfondire l’integrazione di Israele in una regione in cui la causa palestinese continua a infiammare le piazze arabe.

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