Il processo a Trump per il tentativo di sovvertire le elezioni in Georgia sarà trasmesso su YouTube
Top

Il processo a Trump per il tentativo di sovvertire le elezioni in Georgia sarà trasmesso su YouTube

Il processo riguardante l'ex presidente Donald Trump e l'accusa di tentativo di sovvertire il risultato delle elezioni in Georgia sarà trasmesso in diretta su YouTube

Il processo a Trump per il tentativo di sovvertire le elezioni in Georgia sarà trasmesso su YouTube
Preroll

globalist Modifica articolo

1 Settembre 2023 - 09.10


ATF

Il processo riguardante l’ex presidente Donald Trump e l’accusa di tentativo di sovvertire il risultato delle elezioni in Georgia sarà trasmesso in diretta su YouTube. La decisione è stata presa dal giudice Scott McAfee. Non sono ancora disponibili dettagli riguardanti la data di inizio del procedimento nei confronti dell’ex presidente.

La procuratrice Fani Willis, responsabile dell’inchiesta, aveva espresso l’intenzione di processare tutti e 19 gli imputati contemporaneamente. Tuttavia, alcuni degli accusati, tra cui gli ex avvocati della campagna di Trump, Kenneth Chesebro e Sidney Powell, hanno richiesto un procedimento accelerato.

Le accuse

 Non ci sarà invece un secondo arresto in Georgia per Donald Trump, né una seconda foto segnaletica. Il tycoon infatti si è dichiarato non colpevole del piano per ribaltare i risultati delle elezioni presidenziali del 2020 e ha deciso di non comparire davanti al giudice il prossimo 6 settembre, una possibilità prevista da una legge dello Stato. L’ex presidente, e gli altri 18 imputati sono accusati di diversi crimini, tra cui cospirazione e violazione della legge anti racket, sollecitazione ad un pubblico ufficiale di violare il giuramento, associazione a delinquere in contraffazione di primo grado e associazione a depositare documenti falsi.

Leggi anche:  Trump definisce Biden un 'ritardato' e lo accusa di essere dietro al 'processo show di New York'

La foto segnaletica rilancia la campagna elettorale di Trump

 Solo una settimana fa Trump si era presentato nel tribunale di Atlanta dove era stato arrestato, identificato come prigioniero numero PO1135809, immortalato nell’ormai iconico ‘mug shot’ e rilasciato dopo il pagamento di una cauzione da 200mila dollari. Da allora il gradimento di Trump è volato alle stelle, lo stacco del secondo candidato repubblicano, Ron DeSantis, è aumentato e la campagna ha guadagnato oltre 7 milioni di dollari dalla vendita dei gadget con la foto segnaletica.

Gli altri guai giudiziari dell’ex presidente

Come le tazze, le magliette e i cappellini anche i guai giudiziari dell’ex presidente, tuttavia, continuano a proliferare. Prima che inizino i processi per le quattro incriminazioni, infatti, il tycoon deve fronteggiare un altro procedimento, ad ottobre, per la causa avanzata dalla procuratrice di New York Letitia James, secondo la quale egli ha gonfiato il valore dei suoi asset fino a 2,2 miliardi di dollari. Causa per la quale gli avvocati dell’ex presidente hanno chiesto l’archiviazione, ma che per James non ha neanche bisogno di un processo per essere risolta poiché, sostiene, non ci sono dubbi sul fatto che Trump e membri della sua famiglia abbiano mentito per ottenere condizioni più favorevoli per prestiti e finanziamenti. 

Native

Articoli correlati