Il presidente Vladimir Putin ha firmato una legge che consente alle banche russe e ad altre istituzioni finanziarie di bloccare i beni di organizzazioni e individui stranieri sanzionati.
La legge consente a Mosca di congelare i fondi e le proprietà delle persone giuridiche controllate da cittadini e organizzazioni straniere contro le quali la Russia ha imposto quelle che definisce ” misure economiche speciali “.
Limita anche le transazioni finanziarie effettuate “nell’interesse” degli stranieri sanzionati.
Banchi di pegno, micro-prestatori e bookmaker sono elencati come alcune delle altre istituzioni finanziarie a cui è vietato eseguire operazioni con stranieri sanzionati.
La banca centrale russa è autorizzata a imporre restrizioni semestrali a questi istituti finanziari se vengono trovati in violazione delle “misure economiche speciali”.
Allo stesso tempo, gli stranieri sanzionati possono ricevere stipendi, pensioni e altre indennità sui loro conti bancari russi. La loro spesa sarà limitata a 10.000 rubli (poco meno di 100 euro) per membro della famiglia ogni mese.
La legge entra in vigore 180 giorni dopo la sua pubblicazione venerdì 4 agosto 2023.
Ad aprile, Putin ha autorizzato l’espropriazione di beni di proprietà straniera in risposta al sequestro e al congelamento di beni russi all’estero a seguito dell’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca.
Putin ha emesso un decreto nel 2018 ordinando “misure economiche speciali” contro l’Ucraina in risposta alle misure restrittive “ostili” di Kiev nei confronti di cittadini e persone giuridiche russe.
Giorni dopo, la Russia ha imposto sanzioni radicali contro 400 persone e aziende ucraine che hanno congelato i loro beni con sede in Russia.
