Il cardinale Matteo Zuppi, inviato di pace del Papa Francesco per l’Ucraina, ha dichiarato martedì di essere al lavoro su un “meccanismo” che possa garantire il ritorno dei bambini che, secondo Kiev, sono stati rapiti in Russia.
“Vedremo come possiamo avviare il meccanismo per i bambini e fornire aiuto come abbiamo detto sul fronte umanitario, in particolare ai bambini che devono poter tornare in Ucraina”, ha affermato Zuppi durante la presentazione di un libro a Roma.
Ha aggiunto di aver discusso personalmente la questione con Papa Francesco.
Il cardinale italiano ha visitato Mosca la scorsa settimana ed era stato precedentemente nella capitale ucraina. Il Vaticano ha descritto i suoi sforzi come “mirati a individuare iniziative umanitarie che possano aprire la strada alla pace”.
Parlando alla radiotelevisione italiana RAI domenica scorsa, Zuppi ha chiarito che non stava lavorando a un “piano di pace” o a una “mediazione” tra Kiev e Mosca, ma si stava concentrando sugli “aspetti umanitari”.
