Un soldato russo è stato condannato a sette anni di carcere per essere fuggito due volte dalla sua unità dell’esercito, ha detto lunedì un tribunale militare nella città siberiana di Tomsk.
Secondo il tribunale, che ha identificato l’uomo con l’iniziale K., il soldato è stato chiamato in servizio lo scorso settembre durante quella che il governo russo ha definito una mobilitazione “parziale” di 300.000 riservisti ma K. è fuggito dalla sua unità a metà dicembre ed è stato catturato il 3 marzo. Nei giorni successivi ha disertato di nuovo ed è ritrovato all’inizio di aprile.
Siberia.Reality, un progetto locale di Radio Free Europe/Radio Liberty finanziato dal governo degli Stati Uniti, ha identificato il soldato come Ivan Klester.
Il mese scorso un tribunale militare dell’Estremo Oriente russo ha condannato un altro soldato a nove anni per aver disertato tre volte. L’uomo si è dichiarato colpevole, dicendo che doveva prendersi cura della moglie malata, ha riferito il quotidiano russo Kommersant.
Il presidente Vladimir Putin ha firmato lo scorso settembre una legge per inasprire le pene per una serie di reati come la diserzione, il danneggiamento di proprietà militari e l’insubordinazione se commessi durante la mobilitazione militare o situazioni di combattimento.
Ci sono pochi dati su quanti siano stati condannati in base ai codici, sebbene siano emersi anche casi di soldati che si sono rifiutati di combattere.
La preparazione al combattimento della Russia è oggetto di un attento esame mentre prende forma la tanto attesa controffensiva dell’Ucraina e dopo l’ ammutinamento alla fine del mese scorso da parte del gruppo di mercenari Wagner che aveva combattuto alcune delle battaglie più sanguinose della Russia contro le forze ucraine.
