Finlandia, l'88 che esalta Hitler costa le dimissioni del ministro dell'Economia
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Finlandia, l'88 che esalta Hitler costa le dimissioni del ministro dell'Economia

Junnila, membro del partito di estrema destra dei Veri Finlandesi, è stato costretto a lasciare il suo incarico a seguito di intense polemiche sulle sue precedenti dichiarazioni legate al nazismo

Finlandia, l'88 che esalta Hitler costa le dimissioni del ministro dell'Economia
Vilhelm Junnila dell'estrema destra finlandese
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30 Giugno 2023 - 16.24


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In Finlandia si è verificata una budera politica che ha portato alle dimissioni del ministro dell’Economia, Vilhelm Junnila, dopo soli 10 giorni di mandato. Junnila, membro del partito di estrema destra dei Veri Finlandesi, è stato costretto a lasciare il suo incarico a seguito di intense polemiche sulle sue precedenti dichiarazioni legate al nazismo che sono venute alla luce. In un comunicato, Junnila ha dichiarato: “Per la continuità del governo e per la reputazione della Finlandia, ritengo che sia impossibile per me continuare a svolgere il ruolo di ministro in modo soddisfacente”.

Secondo quanto riportato da Reuters, il 28 giugno Junnila ha superato un voto di sfiducia in Parlamento indetto dall’opposizione che lo accusava di aver fatto ripetuti riferimenti al nazismo. Tuttavia, dopo il voto, sono emerse ulteriori informazioni sul passato di Junnila, come il suo suggerimento nel 2019, quando era deputato, che la Finlandia dovesse promuovere gli “aborti climatici” nei paesi africani. Alla luce di queste polemiche, ha deciso di dimettersi.

Durante la campagna elettorale, è emerso un video registrato dall’emittente pubblica Yle in cui Junnila congratula un collega di partito per il suo numero di candidatura: l’88. Questo numero è considerato un simbolo neonazista, in quanto rappresenta le due H (l’ottava lettera dell’alfabeto) che stanno per “Heil Hitler”, il saluto utilizzato in onore di Adolf Hitler durante la Seconda Guerra Mondiale. L’Anti-Defamation League lo definisce “uno dei simboli suprematisti bianchi più comuni”. Junnila si è scusato per le sue parole, affermando che si trattava di una battuta di cattivo gusto.

Nelle elezioni di aprile, il Partito dei Veri Finlandesi, guidato da Riikka Purra, un partito euroscettico e anti-immigrazione, è arrivato secondo con il 20,1% dei voti, subito dopo i popolari della Coalizione Nazionale (NCP) con il 20,8%. Il leader di quest’ultimo, Petteri Orpo, è diventato primo ministro in una coalizione con i Veri Finlandesi e altri due gruppi minori. Purra è stata nominata vicepremier e ministro delle Finanze.

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