Bielorussia, è stata concessa la grazia al giornalista e oppositore al regime, Roman Protasevich, condannato all’inizio di maggio a otto anni di carcere. «Ho appena firmato tutti i documenti. Questa, ovviamente, è una grande notizia», ha dichiarato Protasevich citato dall’agenzia bielorussa BelTA.
Il blogger – arrestato nel maggio del 2021, dopo che il volo Ryanair sul quale si trovava da Atene e Vilnius venne fatto atterrare a Minsk – era stato condannato a otto anni di reclusione perché giudicato colpevole di aver organizzato proteste di massa, guidato un’organizzazione terroristica e insultato il presidente Alexander Lukashenko.
La pena, che includeva anche il sequestro di alcune sue proprietà, era stata comminata dopo che lo stesso Protasevich aveva chiesto «una punizione giusta e non legata alla privazione della libertà», assicurando che avrebbe fatto di tutto per riparare «il danno causato dalle sue azioni passate».
L’accusa aveva stabilito inoltre che sia lui che altri oppositori avevano elaborato un piano per prendere il potere in Bielorussia in modo «incostituzionale», dopo le elezioni del 2020, il cui risultato – la riconferma del mandato a Lukashenko – non è mai stato riconosciuto da Ue e Stati Uniti.
Parlando per la prima volta dopo la firma della grazia Protasevich ha detto ai giornalisti di non avere intenzione di lasciare la Bielorussia e di voler essere utile al Paese. Su cosa farà una volta rilasciato ha affermato: «Cercherò di dedicare il massimo tempo alla mia famiglia e di pensare a qualcosa di buono in generale». Mentre in campo professionale ha aggiunto di avere alcune idee da proporre, «ma per ora sono solo idee, vedremo che succederà».
