Turchia, ballottaggio sempre più probabile mentre Erdoğan e Kılıçdaroğlu si accusano
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Turchia, ballottaggio sempre più probabile mentre Erdoğan e Kılıçdaroğlu si accusano

Il divario tra i due candidati principali si è ridotto man mano che arrivano i voti delle grandi città, che in genere favoriscono il candidato dell'opposizione Kemal Kılıçdaroğlu, Ma sarà quasi certamente ballottaggio

Turchia, ballottaggio sempre più probabile mentre Erdoğan e Kılıçdaroğlu si accusano
Elezioni in Turchia
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15 Maggio 2023 - 09.50


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La Turchia è in bilico dopo 20 anni di Erdogan al potere.

Alle elezioni parlamentari e presidenziali, il capo di Stato in carica Recep Tayyip Erdogan è in vantaggio, ma sotto il 50% dei voti necessario per essere eletto al primo turno: in attesa dei risultati definitivi, con ogni probabilità sarà ballottaggio il 28 maggio. Con lo spoglio al 98,55%, la situazione vede il presidente uscente avanti con il 49,34% dei voti, Kilicdaroglu con il 45% e il terzo sfidante Sinan Ogan con il 5,23%. Erdogan: “Siamo chiaramente in testa, rispettiamo queste elezioni e rispetteremo le prossime”. Kilicdaroglu ha denunciato “una farsa” in corso: “Siamo in vantaggio noi”, ha scritto su Twitter. “Non si blocchi la volontà della nazione”, ha poi aggiunto promettendo la vittoria del suo schieramento al ballottaggio.

Il distacco tra i due è andato via via riducendosi con il passare delle ore. I primi dati di domenica pomeriggio a urne chiuse indicavano Erdogan oltre il 58% delle preferenze, ma l’accusa dell’opposizione è che sono stati contati e trasmessi prima i voti delle roccaforti tradizionali del presidente. Kilicdaroglu, leader del partito laico di centrosinistra Chp, ha trionfato in gran parte del sudest del Paese a maggioranza curda ma Erdogan si è confermato nelle campagne e nei suoi feudi centrali.

La maggioranza in Parlamento a Erdogan e alleati

 Intanto però l’Alleanza popolare, coalizione guidata dal partito di Erdogan Giustizia e sviluppo (Akp) e che comprende il Partito del movimento nazionalista (Mhp), si è assicurata la maggioranza dei seggi in parlamento. Secondo i dati preliminari, l’Akp ha ottenuto oltre il 35% dei voti, assicurandosi 266 seggi, che salgono a 320 su 600 totali insieme agli alleati. 

L’affluenza

 L’88,44% degli aventi diritto ha votato alle elezioni per il rinnovo della presidenza della Repubblica in Turchia mentre per le elezioni parlamentari l’affluenza è arrivata a quasi il 90%%, rende noto la tv di Stato turca Trt.

Kilicdaroglu: “Non si blocchi la volontà della nazione”

 Il leader dell’opposizione turca Kilicdaroglu in un discorso in serata ha affermato che il partito di governo AK sta bloccando il sistema elettorale presentando obiezioni ai risultati. “Non bloccate la volontà della nazione. Il Paese non ha più pazienza per l’instabilità. Non potete gestire la situazione con la manipolazione, non abbiate paura della volontà della gente”, ha precisato, invitando volontari e funzionari di partito a continuare a monitorare il conteggio dei voti. “Resteremo qui fino a quando non sarà stato contato l’ultimo voto”, ha detto. 

Erdogan: l’opposizione usurpa la volontà nazionale

 “Tentare di annunciare i risultati in modo avventato significa usurpare la volontà nazionale”, ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan su Twitter in riferimento alle dichiarazioni dei politici di opposizioni che, mentre non è ancora stato completato il conteggio dei voti, avevano annunciato di essere in vantaggio e che lo sfidante Kemal Kilicdaroglu vincerà le elezioni. Erdogan ha chiesto ai suoi sostenitori e collaboratori di “restare ai seggi, a qualsiasi costo, fino a quando i risultati ufficiali non saranno finalizzati”.

Per diventare presidente serve il 50% dei consensi

 I membri dell’assemblea parlamentare, composta da 600 deputati, sono scelti attraverso un sistema proporzionale in cui gli aventi diritto votano per un partito, non per un candidato, e per entrare in parlamento una formazione politica deve superare la soglia del 7% delle preferenze o fare parte di un’alleanza che la supera. A queste elezioni sarà possibile scegliere tra 36 partiti diversi. Per diventare presidente, un candidato deve invece superare la soglia del 50% dei consensi altrimenti ci sarà un secondo turno, in programma il 28 maggio. 

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