Berlino: espulsione di massa di diplomatici russi e subito rappresaglia di Mosca
Top

Berlino: espulsione di massa di diplomatici russi e subito rappresaglia di Mosca

Mosca fa sapere che Berlino ha deciso un'espulsione di massa di diplomatici russi dalla Germania e reagisce allontanando i funzionari tedeschi per rappresaglia.

Berlino: espulsione di massa di diplomatici russi e subito rappresaglia di Mosca
Preroll

globalist Modifica articolo

22 Aprile 2023 - 23.18


ATF

Guerra in Ucraina e guerra diplomatica: Uno scontro diplomatico che assume i contorni di un giallo contrappone la Russia e la Germania. Mosca ha annunciato che circa un mese fa Berlino ha deciso l’espulsione, per motivi che non sono stati resi noti, di decine di diplomatici russi – dopo i 40 che avevano già subito la stessa sorte un anno fa – e che come risposta la parte russa ha adottato la stessa misura contro altrettanti tedeschi. La decisione è stata presa in autonomia dalla Germania senza consultazioni con gli altri Paesi europei, e soprattutto non è stata annunciata ufficialmente da Berlino, che anche oggi ha continuato a tacere.

Una fonte anonima del ministero degli Esteri tedesco ha cercato di minimizzare dicendo che Mosca e Berlino «hanno avuto contatti nelle ultime settimane in merito al personale delle rispettive missioni». «Collegato» a queste discussioni sarebbe un volo speciale russo operato da un aereo Ilyushin che secondo la testata Bild è atterrato stamane a Berlino ed è ripartito per Mosca nel pomeriggio, probabilmente per rimpatriare i diplomatici espulsi. Tutti sono già rientrati in Russia, ha reso noto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.

Leggi anche:  La Ue dice che la Russia è economicamente cresciuta solo perché si è trasformata in un'economia di guerra

Anche sul numero degli espulsi, da una parte e dall’altra, regna il mistero. La stessa Zakharova ha detto che «oltre 20» diplomatici tedeschi sono stati invitati a lasciare la Russia dopo una «espulsione di massa» decisa da Berlino. La Bild e fonti ufficiose a Mosca parlano invece di non meno di 34 provvedimenti. «Condanniamo fermamente queste azioni di Berlino, che continua a distruggere l’intero apparato delle relazioni Russia-Germania, anche nelle loro dimensione diplomatica», ha lamentato il ministero degli Esteri di Mosca.

«Inizialmente – ha detto Zakharova in un’intervista al canale televisivo Zvezda, che fa capo alle forze armate – le autorità tedesche hanno comunicato alla Federazione russa che avrebbero espulso i nostri diplomatici, ma hanno chiesto di non dirlo a nessuno». Poi, ha proseguito, sono apparse indiscrezioni su media tedeschi, che il governo di Berlino ha smentito pubblicamente, ma che, secondo Mosca, sono state fatte filtrare proprio dalle autorità tedesche.

Zakharova è tornata oggi anche sull’ipotesi di un ingresso dell’Ucraina nella Nato, di cui ha parlato il segretario generale Jens Stoltenberg nella sua visita di giovedì a Kiev. È «miope e pericoloso», ha avvertito la portavoce, parlare di un’adesione ucraina all’Alleanza, che a suo parere «potrebbe portare al collasso definitivo del sistema di sicurezza europeo».

Leggi anche:  La Ue vuole vietare finanziamenti russi a partiti, media e Ong

Sul terreno, intanto, le truppe russe hanno preso il controllo di altri tre quartieri a Bakhmut, secondo quanto riferito dal ministero della Difesa di Mosca. Su alcuni canali Telegram russi filo-governativi si avanza l’ipotesi che Kiev, anche al prezzo di pesanti perdite, voglia resistere in questa città del Donbass per impedire ai russi di ottenere un successo dall’alto valore simbolico almeno fino al 9 maggio, quando l’anniversario della vittoria nella Seconda guerra mondiale sarà celebrato con la consueta parata sulla Piazza Rossa. Rispondendo a una domanda in proposito, Yevgeny Prigozhin, capo della compagnia militare privata Wagner in prima fila nei combattimenti a Bakhmut, ha detto che agli ucraini non verrà fatto «nessun regalo» e ha aggiunto che militari delle unità ucraine schierate nelle vicine cittadine di Chasovoy Yar e Konstantinovka si sono rifiutati di continuare a combattere.

Pesanti bombardamenti russi sono stati segnalati oggi per gran parte della giornata nella regione di Sumy, nell’est dell’Ucraina, mentre il governatore filorusso della regione di Zaporizhzhia ha detto che a Melitopol, nella parte dell’oblast occupato dalle forze di Mosca, «sabotatori ucraini» hanno provocato un’esplosione in un deposito di locomotive. Intanto a Belgorod, la città russa vicina al confine ucraino dove giovedì sera un jet di Mosca ha sganciato per errore una bomba che ha provocato tre feriti e danni agli edifici, è stata trovato oggi un nuovo ordigno aereo inesploso, probabilmente sganciato dallo stesso velivolo, un Sukhoi Su-34. Circa 3.000 residenti sono stati fatti sgomberare fino al completamento delle operazioni di disinnesco della bomba

Native

Articoli correlati