No di Kiev anche se l’ipotesi di Lula era abbastanza ragionevole. L’Ucraina ha rispedito al mittente la proposta del presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, che aveva suggerito a Kiev di rinunciare alla Crimea per porre fine alla guerra con la Russia, che ha annesso la penisola di Crimea all’Ucraina nel 2014.
«Non c’è alcuna ragione legale, politica o morale che ci giustificherebbe il dover cedere anche solo un centimetro di terra ucraina», ha precisato su Facebook il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Oleg Nikolenko.
«Qualsiasi sforzo di mediazione per riportare la pace in Ucraina dovrebbe basarsi sul rispetto della sovranità e sul pieno ripristino dell’integrità territoriale dell’Ucraina», ha aggiunto.
Il presidente brasiliano aveva suggerito che l’Ucraina ceda la Crimea alla Russia per porre fine alla guerra, sottolineando che il presidente Volodymyr Zelensky «non può volere tutto». Ma aveva anche detto che Putin non poteva restare nelle zone occupate e illegalmente annesse.