Mosca: "L'Ucraina rilasci il metropolita Pavel"
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Mosca: "L'Ucraina rilasci il metropolita Pavel"

Il metropolita Pavel è un esponente della Chiesa canonica ortodossa ucraina, ossia quella che obbedisce al patriarca di tutte le Russie Kirill

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5 Aprile 2023 - 11.32


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Guerra in ucraina e guerra anche tra chiese ortodosse: la Russia ha chiesto l’immediato rilascio del vicario della Kiev-Pechersk Lavra, metropolita della Chiesa canonica ortodossa ucraina (quella che obbedisce a Mosca, ndr) Pavel, che si trova agli arresti domiciliari in Ucraina.

Lo afferma in un comunicato diffuso mercoledì dal rappresentante speciale del ministro degli Esteri russo per la cooperazione nel campo della garanzia del diritto alla libertà di religione Gennady Askaldovich.

“Siamo profondamente preoccupati per la sorte di Vladyka Pavel, che, come sapete, è agli arresti domiciliari. Per le persone di buona volontà, la sua figura acquista l’immagine di un martire per la fede ortodossa. In questo contesto, l’apice del cinismo sono le parole di Volodymyr Zelensky, che ha affermato che l’Ucraina è il territorio della massima libertà religiosa. Chiediamo l’immediato rilascio del metropolita Pavel e la fornitura di un’adeguata assistenza medica”, si legge nel documento.

Secondo Mosca il governo di Kiev “continua ostinatamente a moltiplicare la politica del terrore morale contro concittadini e credenti durante il periodo della Grande Quaresima”. “Il regime diZelensky si sforza ostinatamente di infliggere una sconfitta decisiva alla fede ortodossa in Ucraina -ha dichiarato Askaldovich – Tuttavia, hanno sbagliato i calcoli. La forza dello spirito e la forza della fede si sono rivelate più forti della paura Ammiriamo il coraggio e la fermezza del sostenitori della vera fede ortodossa in Ucraina, guidati dal metropolita Pavel, che difendono altruisticamente il loro monastero”.

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. “A Kiev è stata ignorata l’opinione di milioni di fedeli, parrocchiani, vescovi di un certo numero di Chiese ortodosse sorelle – ha proseguito il diplomatico – A Kiev continuano a persistere nel difendere la loro visione viziata del luogo e del ruolo del Uoc (la chiesa obbediente a Mosca, ndr) nella vita del Paese. C’è un pregiudizio anti-russo.


Allo stesso tempo, ha sottolineato Askaldovich,: “Ancora una volta hanno taciuto gli “ardenti paladini” della libertà religiosa, gli Stati Uniti, che, a livello di Commissione congressuale sulla libertà religiosa internazionale e Dipartimento di Stato, pubblicano regolarmente denunce sulle violazioni dei diritti dei credenti in il mondo, mai una volta ha criticato la politica distruttiva della chiesa di Kiev, coprendo così eventuali abusi in questo settore”.

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