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Orban protegge l'amico Putin: "Se entra in Ungheria non verrà arrestato"

Il capo dello staff di Orban sul mandato d'arresto internazionale per Putin: "Queste decisioni non sono le più fortunate in quanto portano le cose verso un'ulteriore escalation e non verso la pace".

Orban protegge l'amico Putin: "Se entra in Ungheria non verrà arrestato"
Putin e Orban

globalist Modifica articolo

23 Marzo 2023 - 15.22


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Dopo il via libera della Corte Penale Internazionale per il mandato d’arresto di Vladimir Putin, l’amico Orban ha confermato che qualora dovesse entrare a Budapest, il presidente russo non verrà arrestato. L’affermazione cozza con il diritto internazionale, visto che l’Ungheria ha firmato e ratificato lo Statuto di Roma che ha istituito la Corte penale internazionale (Cpi). 

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Gergely Gulyas, capo dello staff del primo ministro ungherese, ha dichiarato durante un briefing che non ci sono motivi ragionevoli per ritenere che Putin abbia la responsabilità penale individuale. Quando gli è stato chiesto se il leader russo sarebbe stato arrestato se fosse andato in Ungheria, il capo dello staff di Orban ha spiegato che lo Statuto di Roma non è stato integrato nell’ordinamento giuridico ungherese.

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“Possiamo fare riferimento alla legge ungherese e sulla base di essa non possiamo arrestare il presidente russo poiché lo statuto della Corte penale internazionale non è stato promulgato in Ungheria”, ha affermato. Poi sul mandato di arresto per Putin ha aggiunto che “queste decisioni non sono le più fortunate in quanto portano le cose verso un’ulteriore escalation e non verso la pace”.

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