Russia, Olesya Krivtsova arrestata perché contro la guerra di Putin è fuggita in Lituania
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Russia, Olesya Krivtsova arrestata perché contro la guerra di Putin è fuggita in Lituania

Olesya Krivtsova era stata arrestata per essere contro la guerra e per tatuaggio sulla gamba, con Putin raffigurato come un ragno e la frase di Orwell: "Il Grande Fratello ti sta guardando". 

Russia, Olesya Krivtsova arrestata perché contro la guerra di Putin è fuggita in Lituania
Olesya Krivtsova arrestata in Russia perché contro la guerra in Ucraina
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20 Marzo 2023 - 14.43


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Olesya Krivtsova è riuscita a lasciare la Russia. Uno screenshot del canale “Freedom to Olesya Krivtsola” ha suggerito ai giudici di prendere atto che la ragazza è libera in Lituania. 

Chi è Olesya. Una ragazza di 20 anni, studentessa universitaria che ha dovuto interrompere gli studi. Olesya era entrata nel mirino della censura e della repressione per un tatuaggio sulla gamba, con Putin raffigurato come un ragno e la frase di Orwell: “Il Grande Fratello ti sta guardando”. 

Con l’avvio del procedimento penale, la ragazza ha dovuto convivere con un braccialetto elettronico, agli arresti domiciliari a Arkhangelsk, nel nord della Russia, dove viveva con la madre. 

Non poteva né parlare al telefono né navigare online. Olesya rischiava fino a dieci anni di carcere perché è accusata di aver “giustificato il terrorismo” e “screditato le forze armate russe”. 

Tatuaggio a parte, la sua colpa è aver pubblicato sul suo profilo Instagram una storia sull’esplosione del ponte di Kerch, dello scorso ottobre, il collegamento tra Russia e Crimea, scrivendo che gli ucraini potevano dirsi contenti di quel che era successo. E poi aveva condiviso anche il post di un amico, sempre contro la guerra. E poi l’imperdonabile, irriverente tatuaggio.         

Leggi anche:  Russia, cartellino giallo a Telegram: "Per ora non lo blocchiamo ma..."

   All’indomani di Natale, la polizia era entrata in casa sua, l’aveva buttata a terra e le aveva sequestrato il telefono. A denunciarla erano stati i suoi compagni di corso. “Un mio compagno di corso ha condiviso il mio post sul ponte in Crimea in una chat di studenti, dicendo che ero contraria all’operazione militare – ha raccontato alla Bbc -. Così hanno iniziato a discutere sulla possibilità di denunciarmi alle autorità’. Nella chat l’avevano accusato di aver scritto “post provocatori di carattere disfattista ed estremista”. 

L’accusa: “Questo è fuori luogo in tempo di guerra, va stroncato sul nascere”. Prima era iniziata una campagna di accerchiamento per screditarla. “Se non lo capisce, allora lasceremo che se ne occupino i servizi di sicurezza. La denuncia è dovere di un patriota”, aveva scritto uno dei zelanti accusatori. Clima impossibile, alto il rischio di una lunga detenzione, la giovane è stata aiutata a lasciare la Russia e rifugiarsi in Lituania.

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