Xi Jinping vuole mediare tra Russia e Ucraina: vedrà Putin e sentirà Zelensky
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Xi Jinping vuole mediare tra Russia e Ucraina: vedrà Putin e sentirà Zelensky

Cina sta rafforzando le sue relazioni con la Russia, in un momento in cui alcuni c'è preoccupazione che Pechino possa iniziare a fornire armi per aiutare lo sforzo bellico della Russia in Ucraina.

Xi Jinping vuole mediare tra Russia e Ucraina: vedrà Putin e sentirà Zelensky
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13 Marzo 2023 - 22.27


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Dopo oltre un anno di guerra, Xi Jinping in persona tenta di portare Russia e Ucraina a sedersi al tavolo dei negoziati. Dopo la riuscita mediazione tra Iran e Arabia Saudita, la Cina cerca un nuovo successo diplomatico. Secondo le prime anticipazioni trapelate sui media, il presidente cinese potrebbe recarsi a Mosca già la settimana prossima per incontrare Putin. Alla visita in Russia, stando alle indiscrezioni del Wall Street Journal, seguirebbe un colloquio telefonico con il presidente ucraino.

La Casa Bianca ha reso noto di aver «incoraggiato» Xi a contattare Zelensky, tra i due sarebbe il primo contatto dall’inizio del conflitto.

Per ora nessuna delle parti conferma. Pechino e Kiev tacciono, mentre il Cremlino afferma di non avere nulla da dire per il momento sull’argomento. Ma Peskov ci tiene a ribadire ai giornalisti che finora i presupposti per la pace non ci sono e che gli obiettivi prefissati dall«operazione speciale’ «possono essere raggiunti solo con mezzi militari».

Anche i negoziati a Ginevra tra la delegazione russa e i funzionari delle Nazioni Unite sull’estensione dell’accordo del grano non hanno portato i frutti sperati. L’intesa che permette a Kiev di esportare i propri cereali in sicurezza attraverso il Mar Nero ha scadenza prevista per il 18 marzo e Mosca ha acconsentito a un suo prolungamento, ma solo per 60 giorni.

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La delegazione russa, guidata dal vice ministro degli Esteri Sergey Vershinin, ha lamentato le restrizioni imposte alla Russia da Stati Uniti, Unione europea e Regno Unito sull’export di alimenti e fertilizzanti. Kiev ha risposto affermando che l’estensione dell’accordo per soli 60 giorni contraddice il documento che Mosca ha firmato con Turchia e Nazioni Unite, che prevede l’estensione per almeno 120 giorni. «Attendiamo la posizione ufficiale di Onu e Turchia come garanti dell’iniziativa», fa sapere l’Ucraina.

Intanto, sul campo, continua la battaglia a Bakhmut. Secondo le forze ucraine, le unità d’assalto del gruppo Wagner stanno tentando di avanzare verso il centro della città. Un’avanzata definita «insignificante» dall’ex colonnello russo ora in pensione Igor Girkin. Mentre il think tank americano Institute for Study of War (Isw) ritiene che il ministero della Difesa russo stia mandando consapevolemente a morire i combattenti della milizia Wagner per indebolire il loro leader Prigozhin, e «far deragliare le sue ambizioni di una maggiore influenza sul Cremlino».

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