Ucraina, l'Onu approva risoluzione per la pace: 141 sì, contro solo la Russia e altri sei
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Ucraina, l'Onu approva risoluzione per la pace: 141 sì, contro solo la Russia e altri sei

L'Assemblea Generale Onu ha approvato con 141 voti a favore, 7 contrari e 32 astenuti una risoluzione in cui si sottolinea «la necessità di raggiungere, il prima possibile, una pace completa, giusta e duratura in linea con la Carta delle Nazioni Unite»

Ucraina, l'Onu approva risoluzione per la pace: 141 sì, contro solo la Russia e altri sei
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23 Febbraio 2023 - 22.20


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 L’Assemblea Generale Onu ha approvato con 141 voti a favore, 7 contrari e 32 astenuti una risoluzione in cui si sottolinea «la necessità di raggiungere, il prima possibile, una pace completa, giusta e duratura in linea con la Carta delle Nazioni Unite»

. Il testo «ribadisce l’impegno per la sovranità, l’indipendenza, l’unità e integrità territoriale dell’Ucraina entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti» e chiede «la cessazione delle ostilità e il ritiro immediato, completo e incondizionato delle forze militari russe». Tra i 75 co-sponsor anche l’Italia. 

Gli astenuti

Cina e India sono tra i 32 Paesi che si sono astenuti sulla risoluzione in Assemblea Generale Onu che chiede una pace giusta in Ucraina. Tra gli astenuti ci sono anche Cuba, Pakistan, Angola, Etiopia, Algeria, Sudafrica, Zimbabwe.

I paesi contro

Sono sette i paesi che hanno votato contro la risoluzione in Assemblea Generale Onu che chiede una pace giusta in Ucraina. Oltre alla Russia i no sono arrivati da Siria, Bielorussia, Eritrea, Nord Corea, Nicaragua e, per la prima volta, il Mali.

La preparazione


A un anno dall’inizio della guerra in Ucraina, al voto oggi all’Onu una nuova risoluzione per la pace. L’invasione della Russia “è un affronto alla nostra coscienza collettiva”, ha dichiarato il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, in apertura della sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Riferendosi al primo anniversario dell’attacco russo, che cade domani, 24 febbraio, Guterres l’ha definito “una triste pietra miliare per il popolo ucraino e per la comunità internazionale”. “Abbiamo sentito minacce implicite di usare armi nucleari. Il cosiddetto uso tattico delle armi nucleari è assolutamente inaccettabile. È giunto il momento di fare un passo indietro dal baratro” ha aggiunto.

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Alla vigilia dell’anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina all’Onu andrà al voto una nuova risoluzione a favore di una “pace globale, giusta e duratura in Ucraina, in linea con i principi della Carta Onu”. Sponsorizzata da 75 Paesi, fra cui l’Italia, la mozione è più articolata di quella votata lo scorso marzo che condannava l’invasione russa. Il voto dell’Assemblea generale non è vincolante ma ha un valore simbolico forte: consentirà infatti di tirare le somme e vedere quali Paesi, un anno dopo l’attacco russo, sono ancora schierati con Mosca. Fonti dell’Amministrazione Usa hanno immaginato il pallottoliere fermarsi a 130 paesi, un numero giudicato “considerevole”. Gli occhi sono puntati su alcuni Paesi africani che intrattengono rapporti storici con Mosca, come Sud Africa, India e Brasile, dando per scontato l’astensionismo cinese. Quanto a Pechino, è atteso nelle prossime ore un “position paper” con la via cinese per un percorso negoziale.

La bozza di risoluzione per la pace in Ucraina è una “opportunità di dimostrare che i Paesi possono lavorare uniti”, adottando il testo ad ampia maggioranza, ha detto dal canto suo il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che ha sollecitato “il ritiro immediato, completo e incondizionato delle forse russe dal territorio dell’Ucraina”. “Non riconosceremo alcuna acquisizione di territori ottenuti con la minaccia dell’uso della forza”, ha affermato.

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“L’Italia lavora per una pace giusta, globale e duratura, in accordo con principi della Carta dell’Onu e nell’interesse dell’Ucraina, dell’Europa e del mondo intero”, ha aggiunto. “L’Italia è convinta che non possa esserci la pace senza la giustizia in Ucraina. E la giustizia significa il pieno rispetto per l’integrità territoriale dell’Ucraina, della sua sovranità e della sua indipendenza entro le frontiere riconosciute a livello internazionale”, ha sottolineato il ministro, precisando che l’Italia sostiene i canali di dialogo esistenti che devono essere estesi”.

“La posizione dell’Italia è sempre stata molto chiara: l’aggressione in corso è una chiara violazione della Carta delle Nazioni Unite contro la stabilità e la sicurezza internazionale. Nessun Paese può essere al sicuro se le violazioni dei nostri principi e regole comuni rimangono impuniti”. “In questo anniversario l’Ucraina resiste e noi rimaniamo totalmente solidali con il Paese e la sua gente. Gli attacchi quotidiani contro le loro vite e le infrastrutture critiche, con costi umanitari devastanti, sono inaccettabili. Devono fermarsi”. “La Russia come Paese membro permanente del Consiglio di sicurezza ha ignorato la sua responsabilità di fronte ai membri di questa organizzazione e al mondo intero in materia di mantenimento della pace e della sicurezza internazionali cosa che dovrebbe essere il suo primo compito. La Russia deve rispettare i suoi obblighi che derivano dal diritto internazionale e cessare i suoi attacchi contro i civili e porre fine alle ostilità e alla sua campagna di disinformazione- I crimini commessi in Ucraina e contro l’Ucraina devono essere puniti”, ha aggiunto Tajani, ricordando le cinque risoluzioni già approvate dall’Assemblea, a fronte dell'”impasse” del Consiglio di sicurezza, dove la Russia ha potere di veto. “Sosterremo l’Ucraina per tutto il tempo necessario. L’Italia è già impegnata nella ricostruzione del Paese. Saremo al fianco dell’Ucraina per sostenere i suoi sforzi a favore dello stato di diritto, della democrazia e della lotta alla corruzione, verso la piena integrazione nell’UE”.

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