Effetti collaterali della guerra: l’ottavo Tribunale amministrativo ucraino ha bandito il Partito delle Regioni filorusso dell’ex presidente Viktor Yanukovych, accogliendo una causa intentata dal ministero della Giustizia e dal Servizio di Sicurezza dell’Ucraina. Lo riporta il Kyiv Independent. La corte ha ordinato il trasferimento delle proprietà del partito al demanio dell’Ucraina.
Per la causa, il servizio investigativo ucraino ha fornito materiale riguardante «azioni illegali della leadership del Partito delle Regioni durante la firma e la ratifica dei cosiddetti accordi di Kharkiv, nonché i crimini da loro commessi durante gli eventi» della Rivoluzione ucraina del 2014.
Il Partito delle Regioni, che era il partito dominante in Ucraina sotto Yanukovich nel 2010-2014, è di fatto defunto dopo che Yanukovich è fuggito in Russia sulla scia della rivoluzione, scrive il Kyiv Independent. Sebbene i suoi simboli fossero proibiti in alcune regioni dell’Ucraina, il partito non è stato esplicitamente bandito. Numerosi politici affiliati hanno scelto di unirsi ad altre fazioni politiche.
Secondo l’ong Chesno, un certo numero di legislatori del Partito delle Regioni ha ancora incarichi nelle parti occupate dai russi degli oblast di Donetsk e Lugansk, così come in Crimea.