Il presidente russo Vladimir Putin presiederà oggi alle commemorazioni per celebrare l’80 anniversario della vittoria sovietica nella battaglia di Stalingrado, una delle più sanguinose della seconda guerra mondiale. Le celebrazioni, di alto profilo, che si terranno nella città meridionale di Volgograd arrivano mentre il Cremlino sta raccogliendo le forze per la sua offensiva in Ucraina, lanciata quasi un anno fa per “denazificare” il vicino, i cui soldati hanno combattuto al fianco della Russia contro la Germania nazista.
Putin dovrebbe recarsi a Volgograd, precedentemente noto come Stalingrado, per prendere parte a una cerimonia di deposizione di ghirlande in un monumento ai caduti e parlare a un concerto, ha fatto sapere il Cremlino. La battaglia di Stalingrado durò più di sei mesi, terminando con la resa delle truppe tedesche il 2 febbraio 1943, dopo che furono uccise più di un milione di persone.
L’Occidente punta a risolvere “la questione russa” infliggendo a Mosca una tale sconfitta in modo che essa “non possa riprendersi per decenni”. “Tutta la Nato combatte contro di noi”. “Più sarà lungo il raggio d’azione degli armamenti forniti dall’Occidente a Kiev, più noi dovremo allontanarli dai nostri confini”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Sergei Lavrov all’agenzia Ria Novosti. “La tesi che la Russia si rifiuta di negoziare sull’Ucraina è una menzogna, Mosca continuerà a smentirlo. La convinzione degli Usa della propria superiorità e infallibilità è la ragione principale dell’odierno confronto della Russia con l’Occidente”, gli Stati Uniti hanno “egemonizzato” l’Ue privandola degli ultimi segni di indipendenza.