Una delle persone arrestate per la loro partecipazione all’assalto al palazzo Planalto, a Brasilia, ha riferito che alcuni membri dell’esercito brasiliano hanno cercato di aiutarli a fuggire dall’edificio prima che venissero arrestati. La testimonianza dell’uomo, arrivato nella capitale brasiliana da Santa Catarina con altre 48 persone per «protestare contro la corruzione nel Paese e la mancanza di trasparenza nei processi elettorali», è stata fornita nell’ambito dei molti interrogatori ai quali sono stati sottoposti le centinaia di persone fermate per gli attacchi ai palazzi istituzionali.
Un comandante dell’esercito, ha raccontato, ci ha esortato a “utilizzare un’uscita di emergenza” poco prima dell’arrivo in zona delle truppe della polizia militare per effettuare gli arresti. Questo stesso comandante è intervenuto tra la polizia antisommossa e i manifestanti affinché «l’edificio non subisse ulteriori danni e nessuno rimanesse ferito». Inoltre, ha spiegato che sia lui che altri assalitori si sono inginocchiati prima dell’arrivo della polizia e hanno chiesto protezione all’esercito prima di cantare l’inno nazionale.
Le forze armate, da parte loro, hanno dichiarato che per il momento non ci sono indicazioni che avvalorano questa versione o ne confermano la veridicità.