Loro hanno rifiutato le proposte di Papa Francesco sulla tregua in occasione del Natale cattolico (e non solo) del 25 dicembre per puro sciovinismo. Ma ora si lamentano di aver ricevuto picche rispetto all’ipotesi di una sospensione delle ostilità per 36 ore.
Il portavoce del presidente della Russia Dmitry Peskov considera incomprensibile, “cinica” e inspiegabile la reazione di Kiev e di molti “leader occidentali” al cessate il fuoco natalizio in Ucraina deciso da Vladimir Putin.
La scorsa settimana, il presidente russo Vladimir Putin ha incaricato il ministero della Difesa di introdurre un cessate il fuoco di 36 ore lungo la linea di contatto tra le parti in guerra in Ucraina dal 6 al 7 gennaio per consentire ai cristiani ortodossi nelle aree delle ostilità di frequentare la chiesa alla vigilia di Natale ortodossa. Ma nessuna tregua da parte russa era stata rispettata per 25 dicembre.