Guerra in Ucraina, senza soluzione per ora. Le forze russe hanno “distrutto” la città di Bakhmut, nella parte orientale dell’Ucraina. Lo ha riferito il presidente Volodymyr Zelensky, mentre l’esercito di Kiev ha riferito di missili, razzi e attacchi aerei in più parti del Paese.
Le ultime battaglie della guerra di nove mesi e mezzo della Russia in Ucraina si sono concentrate su quattro province che il presidente russo Vladimir Putin ha affermato di aver annesso alla fine di settembre, ha riferito l’Associated Press.
Dai combattimenti emerge la lotta di Mosca per stabilire il controllo delle regioni e la determinazione dell’Ucraina a reclamarle. Zelensky ha affermato che la situazione “rimane molto difficile” in diverse città in prima linea nelle province di Donetsk e Lugansk, nell’Ucraina orientale.
Insieme, le province costituiscono il Donbass, un’ampia regione industriale al confine con la Russia che Putin ha identificato come punto focale fin dall’inizio della guerra, dove i separatisti sostenuti da Mosca hanno combattuto dal 2014.
“Bakhmut, Soledar, Maryinka, Kreminna. Per molto tempo non è rimasto alcun luogo di vita sulla terra di queste aree che non sia stato danneggiato da mortai e incendi”, ha detto Zelensky nel suo discorso video notturno, “Gli occupanti hanno effettivamente distrutto Bakhmut, un’altra città del Donbass che l’esercito russo ha trasformato in rovine bruciate”.
Non ha specificato che cosa intendesse per “distrutto”, e alcuni edifici sono rimasti in piedi e sono stati visti residenti nelle strade della città.
