Putin il repressione, ha voluto una legge liberticida e mostruosa e adesso nasconde la mano con parole falsamente liberali. Come se i giudici controllati dal potere non avessero applicato che una norma voluta dal dittatore del Cremlino.
«Ho ricevuto una certa educazione di base all’Università di stato dell’allora Leningrado e considero assolutamente inammissibile interferire con il lavoro della corte», ha affermato Vladimir Putin rispondendo a un giornalista che gli ha chiesto di commentare la condanna di Ilya Yashin a otto anni e sei mesi di carcere per aver parlato degli abusi commessi dalle forze militari russe a Bucha.
«Non è desiderabile diffamare una decisione della corte, gli imputati hanno diritti, per esempio Yashin potrebbe fare ricorso. Ma sono certo che i suoi avvocati sanno cosa fare», ha aggiunto il Presidente russo.