Non c’è pace e c’è un paese distrutto. La guerra della Russia in Ucraina è cominciata esattamente 8 mesi fa e il presidente Volodymyr Zelensky, che oggi ha smentito le accuse di Mosca di voler utilizzare una cosiddetta «bomba sporca», ne ha approfittato per rivendicare, nel suo video serale, i risultati ottenuti.
«L’Ucraina sta vincendo sul cosiddetto `secondo esercito del mondo´», ha detto Zelensky, definendo la Russia un Paese «mendicante: sta chiedendo qualcosa all’Iran, sta cercando di spremere qualcosa dai Paesi occidentali inventando varie sciocchezze sull’Ucraina, in modo intimidatorio e ingannevoli. Mai più la Russia potrà ordinare a qualcuno di fare qualcosa».
«Passo dopo passo – ha aggiunto – stiamo liberando la terra ucraina». Il potenziale di Mosca, è stato sprecato con la guerra contro «l’intero mondo libero». È finita, in particolare, l’influenza legata alle forniture di gas, così come quella militare, ed è finito «il peso politico: rimane solo un crescente isolamento».
Questo, secondo il leader di Kiev, non era stato previsto dal Cremlino quando ha iniziato la sua invasione, lo scorso 24 febbraio. Ma ora, 8 mesi dopo, «nessun funzionario o propagandista può fingere di non capire dove stanno andando. Aumenta in Russia la sensazione di un fallimento».