Fascisti nella versione franchista spagnola, nostalgici di una dittatura sanguinaria. Estremisti di destra, omofobi e reazionari.
Il partito di estrema destra spagnolo Vox vuole classificare i simboli del franchismo come «beni di interesse culturale» per «proteggerli» dalla Legge sulla Memoria Democratica, approvata in via definitiva nei giorni scorsi dal Senato.
Il vicepresidente, Jorge Buxadé, ha annunciato che il partito presenterà al Congresso dei deputati e nei parlamenti regionali in cui ha rappresentanza iniziative per «catalogare come beni di interesse culturale» tutti gli «edifici, costruzioni, croci, targhe, insegne e parti di edifici» che fanno apologia della guerra civile e della dittatura.
«Non possiamo permettere che, con la scusa del fanatismo ideologico di questi vandali, parte del nostro patrimonio nazionale venga distrutto», ha sottolineato il vicepresidente, citato dai media spagnoli. Il leader dell’estrema destra ha affermato che «i vandali che sono al governo» vogliono «distruggere la nostra storia e il nostro patrimonio» attraverso la Legge della Memoria Democratica, che ha definito come «un tentativo di cancellare una parte della storia».
Buxadé ha poi annunciato che Vox ricorrerà davanti alla Corte Costituzionale contro il testo. «Dobbiamo combattere questa legge con tutti i mezzi legali a nostra disposizione», ha concluso il vicepresidente di Vox.