Appello dell’arcivescovo di Kiev alla comunità internazionale. «Chiediamo all’intera comunità mondiale internazionale – capi di stato, organizzazioni pubbliche, intellettuali di tutto il mondo, capi di varie chiese e comunità religiose – di unirsi alla nostra voce e di condannare fermamente questo tipo di azioni terroristiche. Se rimanete in silenzio oggi, domani verrete uccisi proprio come lo stanno facendo oggi con noi. Diciamo il nostro fermo «no» allo stato che utilizza questo tipo di azioni per raggiungere qualsiasi obiettivo», dice Shevchuk nel videomessaggio quotidiano.
L’arcivescovo di Kiev fa sapere che «ci sono decine di morti, decine di feriti. E stata confermata la morte di almeno diciannove vittime innocenti di questo massiccio attacco. Nella sola a Kiev sono morte 6 persone e più di 50 sono rimaste ferite. In poche ore la Russia ha lanciato sull’Ucraina 83 missili da crociera di vario tipo e decine di droni carichi di potenti esplosivi».
Shevchuká ringrazia i cittadini ucraini che «su invito dei nostri operatori del settore energetico, hanno ridotto il consumo di elettricità di oltre il 26%, permettendo in questo modo di ripristinare le infrastrutture energetiche distrutte delle nostre città. Voglio inchinarmi in segno di gratitudine davanti alle nostre forze antiaeree ucraine che hanno abbattuto quasi la metà dei missili russi impedendo che la mano assassina dell’aggressore distruggesse molte delle nostre città e villaggi».