Un razzista dichiarato che dimentica che ci sono più ungheresi nel mondo che in Ungheria. Ma quello che vediamo a Budapest è quello che dobbiamo aspettarci da noi se Salvini e Meloni dovessero vincere le elezioni anche grazie alle divisioni del campo opposto.
Il primo ministro ungherese Viktor Orban ha ribadito oggi la sua posizione di chiusura all’immigrazione, già espresse a più riprese durante il suo mandato. “Non voglio che l’Ungheria diventi un paese di immigrazione e non voglio che la migrazione diventi più forte in Ungheria”, ha detto durante una conferenza stampa congiunta a Vienna con il cancelliere austriaco, Karl Nehammer.
“Ho sempre sostenuto questo punto di vista e continuerò a farlo, questo non ha basi biologiche. Questo non è un problema razziale per noi.
Questa è una questione di cultura. Molto semplicemente, la nostra civiltà dovrebbe essere preservata com’è ora”, ha aggiunto Orban.
Nehammer, dal canto suo, ha descritto la migrazione come una “sfida” da combattere. L’Austria ha accolto oltre 80.000 rifugiati dall’Ucraina e circa 30.000 ulteriori domande di asilo durante la prima metà dell’anno, ha sottolineato il cancelliere, definendo l’arrivo di queste persone “sfide che l’Austria sta attualmente affrontando oltre alla crisi energetica, all’inflazione e alla pandemia”.
