Marina Ovsyannikova, perché la giornalista russa dissidente è odiata anche dagli ucraini?
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Marina Ovsyannikova, perché la giornalista russa dissidente è odiata anche dagli ucraini?

In Ucraina, la reporter è così malvista da essere stata costretta a cancellare, l’1 giugno, una conferenza stampa in programma a Kiev: "Come funziona la propaganda russa".

Marina Ovsyannikova, perché la giornalista russa dissidente è odiata anche dagli ucraini?
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7 Giugno 2022 - 09.50


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Aveva fatto scalpore il gesto della giornalista Marina Ovsyannikova, che il 14 marzo si è presentata alle telecamere di Channel One Russia con il cartello “No alla guerra. La propaganda vi mente”. 

In molti, però, A Mosca la considerano una sovversiva al soldo del nemico. “È una spia al servizio della Gran Bretagna”, ha sostenuto il direttore della televisione dove lavorava. Ma anche gli ucraini non la amano, tutt’altro. La giornalista è infatti considerata una traditrice in cerca di redenzione dopo aver contribuito a propagare le false verità del Cremlino. E, cosa ancora più grave, di averlo fatto pur essendo nata a Odessa. 

In Ucraina, la reporter è così malvista da essere stata costretta a cancellare, l’1 giugno, una conferenza stampa in programma a Kiev: “Come funziona la propaganda russa”. Appena si è diffusa la voce, sulle pagine social di Interfax-Ucraina, l’organizzatore dell’evento, sono piovuti i commenti negativi, tra i quali ha persino cominciato a prender piede l’idea di organizzare una protesta sotto gli uffici dell’agenzia di stampa. 

E così la conferenza è stata cancellata. Ma questo è solo l’ultimo di una serie di attacchi che le sono arrivati. Il 14 aprile, alcuni attivisti ucraini hanno chiesto che la giornalista venisse licenziata da Die Welt, il quotidiano tedesco che l’ha assunta dopo che è stata rilasciata dal tribunale di Mosca. Solo una settimana più tardi, le è stato negato il “Premio per la libertà della Germania” come conseguenza di altre proteste.

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