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L’ambiguità di Orban si vede ogni giorno di più. Vuole i privilegi dell’Unione Europea, ha una legislazione in contrasto con le regole europee e – di fatto – liscia il pelo a Putin più o meno come fa Salvini quando si traveste da pacifista.
L‘Ungheria, a quanto si apprende da fonti europee, nel corso della riunione degli ambasciatori dei 27 convocata per approvare il sesto pacchetto di sanzioni, ha chiesto di escludere il patriarca russo Kirill dalla lista nera aggiornata dell’Ue. Nello schema delle sanzioni finito sul tavolo della riunione Kirill e altre personalità russe sono state aggiunte alla black list stilata dall’Ue nei confronti di persone e entità ritenute coinvolte nell’invasione russa dell’Ucraina.
