Ucraina, il politico filorusso Medvedchuk ha chiesto di essere scambiato coi prigionieri di Mariupol
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Ucraina, il politico filorusso Medvedchuk ha chiesto di essere scambiato coi prigionieri di Mariupol

Due inglesi catturati, che combattevano tra le fila dell'esercito ucraino, chiedono al premier inglese Johnosn di essere scambiati con Viktor Medvedchuk, a capo del partito filorusso 'Scelta Ucraina'

Ucraina, il politico filorusso Medvedchuk ha chiesto di essere scambiato coi prigionieri di Mariupol
Viktor Medvedchuk
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18 Aprile 2022 - 14.37


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Il politico ucraino Viktor Medvedchuk, a capo del partito filorusso Scelta Ucraina, è stato arrestato qualche giorno fa dalle autorità di Kievha, ora ha chiesto di essere scambiato con prigionieri di guerra e residenti di Mariupol. Secondo quanto riporta l’agenzia Tass, secondo la quale Medvedchuk ha fatto appello ai presidenti di Russia e Ucraina, Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. Putin ha sempre escluso uno scambio di prigionieri nella quale Medvedchuk venga consegnato a Mosca come contropartita, affermando che “si tratta di un politico ucraino”. L’oligarca è l’uomo che Putin vorrebbe al posto di Zelensky alla guida del Paese.

“Io, Viktor Volodymyrovych Medvedchuk, vorrei rivolgermi al presidente russo Vladimir Putin e al presidente ucraino Volodymyr Zelensky chiedendo loro di farmi scambiare dalla parte ucraina con i difensori di Mariupol e i suoi residenti che stanno lì e non hanno possibilità di uscire in sicurezza attraverso i corridoi umanitari”, ha detto Medvedchuk in un discorso video diffuso lunedì dal servizio di sicurezza ucraino. Anche la moglie di Medvedchuk aveva fatto appello a Putin perché negoziasse la liberazione del marito nell’ambito di uno scambio di prigionieri.

Il capo di Scelta Ucraina è stato chiamato in causa anche da due cittadini britannici che combattevano con le truppe ucraine e che sono stati fatti prigionieri dai russi. Secondo quanto riporta Tass, i due hanno lanciato dalla televisione russa un appello al premier Boris Johnson chiedendo di essere liberati in uno scambio con Viktor Medvedchuk, l’oligarca e deputato dell’opposizione ucraina arrestato nei giorni scorsi dall’intelligence di Kiev.

“Signor Boris Johnson, mi chiamo Shaun Pinner, e io Aiden Aslin vorremmo essere scambiati con Viktor Medvedchuk, che sappiamo essere detenuto”, dice uno dei due combattenti, riferendosi all’oligarca ucraino vicino a Vladimir Putin, arrestato dall’intelligence di Kiev nei giorni scorsi, dopo che a febbraio era fuggito dagli arresti domiciliari comminatigli con l’accusa di alto tradimento. “Le saremmo grati per il suo aiuto in questa vicenda, le chiedo di facilitare lo scambio”, continua l’appello a Johnson in cui il prigioniero britannico assicura che viene trattato bene dai russi. Il video è stato trasmesso sul canale Rossiya-1, ma non è chiaro quanto i due uomini fossero in grado di parlare liberamente.

Pinner è un ex soldato della Royal Anglian ed è stato lui a parlare, nel videomessaggio, anche a nome di Aslin. Ha spiegato alla televisione russa di essere stato catturato a Mariupol mentre combatteva con i marines ucraini. La sua famiglia, in una nota rilasciata dal ministero degli Esteri britannico, lo ha descritto come un uomo “divertente, molto amato, ben intenzionato” e considera l’Ucraina “il suo paese di adozione”.

“Shaun è stato un soldato rispettato all’interno dell’esercito britannico in servizio nel Royal Anglian Regiment per molti anni. Ha prestato servizio in molte zone, tra cui l’Irlanda del Nord e con le Nazioni Unite in Bosnia”, hanno detto i familiari. “Nel 2018 Shaun ha deciso di trasferirsi in Ucraina per utilizzare la sua esperienza e il suo addestramento all’interno dell’esercito ucraino”, si legge nella nota. “Negli ultimi quattro Shaun ha apprezzato lo stile di vita ucraino e ha considerato l’Ucraina come il suo paese d’adozione. Durante questo periodo ha incontrato sua moglie, ucraina, che è molto concentrata sui bisogni umanitari del paese”. In Ucraina, il cittadino britannico è diventato “un membro orgoglioso dei marines ucraini”.

La dichiarazione rilasciata dalla famiglia che vive in Gran Bretagna precisa: “Vorremmo chiarire che non è un volontario, né un mercenario, ma presta ufficialmente servizio nell’esercito ucraino in conformità con la legislazione ucraina”. Il 48enne, originario del Bedfordshire, domenica aveva detto al Mail: “Temo per la mia vita. I russi ci tratteranno in modo diverso se veniamo catturati perché siamo britannici. Ho sempre in mente, che verrò catturato”.

Aiden Aslin è invece originario del Nottinghamshire e nelle ultime settimane aveva difeso Mariupol con la sua unità, prima di doversi arrendere dopo 48 giorni. In un post sul suo account di Twitter, gestito da un amico mentre combatteva con i marines ucraini, si leggeva: “Non abbiamo cibo né munizioni”.

Il 28enne è stato filmato mentre veniva portato in giro in manette con un taglio sulla fronte dopo essersi arreso la scorsa settimana. Prima di andare a combattere nel Donbass contro i russi, Aslin si era schierato al fianco delle milizie curde dell’Ypg a Rovaja, nel nord della Siria, contro i jihadisti dello Stato Islamico (Isis).

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