Usa, il Pentagono avverte: "Putin potrebbe ricorrere alla minaccia nucleare se la guerra dovesse proseguire"
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Usa, il Pentagono avverte: "Putin potrebbe ricorrere alla minaccia nucleare se la guerra dovesse proseguire"

Secondo il Pentagono, Vladimir Putin potrebbe ricorrere alla minaccia nucleare nel caso in cui la guerra in Ucraina dovesse proseguire a oltranza.

Usa, il Pentagono avverte: "Putin potrebbe ricorrere alla minaccia nucleare se la guerra dovesse proseguire"
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18 Marzo 2022 - 12.24


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Secondo il Pentagono, Vladimir Putin potrebbe ricorrere alla minaccia nucleare se la guerra in Ucraina dovesse protrarsi a lungo.

“Poiché questa guerra e le sue conseguenze diminuiscono lentamente la forza convenzionale della Russia, Mosca probabilmente farà progressivamente affidamento sul suo deterrente nucleare per proiettare forza sul suo pubblico domestico e all’estero”, ha spiegato il tenente generale Scott Berrier, capo della Dia, in un’audizione parlamentare.

Tuttavia, l’Intelligence britannica sostiene che l’offensiva russa sta vacillando.
“I continui contrattacchi ucraini – si legge in un rapporto – stanno costringendo la Russia a dirottare un gran numero di truppe per difendere le proprie linee di rifornimento sia di cibo che di carburante. Questo sta limitando gravemente il suo potenziale offensivo”. Per lo stato maggiore di Kiev, la Russia “ha esaurito in modo significativo le risorse umane dell’esercito e ricorre a misure estreme” in fatto reclutamento, attirando i cosiddetti volontari, coscritti e cadetti, nonchè mercenari dalla Siria. Secondo la Difesa ucraina, il basso morale all’interno delle truppe russe ha portato a “un aumento del numero di casi di diserzione e rifiuto del personale militare” di partecipare alla guerra contro l’ Ucraina.

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Biden: “Putin è un criminale di guerra”. Mosca: “Non rispondiamo a insulti personali”

Il Cremlino non risponderà al presidente Usa, Joe Biden, che ha definito “un criminale di guerra” il presidente russo, Vladimir Putin. Questo è “un insulto personale”, ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ma Putin non risponderà per non esacerbare ulteriormente gli animi e la situazione. “Il presidente Usa – ha denunciato Peskov – ormai fa queste dichiarazioni su base giornaliera. Tenendo conto dell’irritazione e talvolta della sua dimenticanza, della sua stanchezza che alla fine lo spinge a fare osservazioni aggressive, non daremo giudizi severi per non suscitare ancora più aggressività”.

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