L'appello di Amnesty: "Rispettare la convenzione di Ginevra per i prigionieri di guerra"
Top

L'appello di Amnesty: "Rispettare la convenzione di Ginevra per i prigionieri di guerra"

Amnesty fa riferimento ai video di prigionieri di guerra russi, catturati dai soldati ucraini, e ha ricordato la convenzione di Ginevra: "Ogni apparizione pubblica può sottoporli a pericoli quando rientreranno nel loro paese"

L'appello di Amnesty: "Rispettare la convenzione di Ginevra per i prigionieri di guerra"
Prigionieri di guerra
Preroll

globalist Modifica articolo

7 Marzo 2022 - 19.54


ATF

Sono molto circolati negli ultimi giorni de video di prigionieri di guerra russi catturati dai soldati ucraini: le testimonianze dei soldati russi, che raccontano che sono stati praticamente costretti ad andare in guerra senza motivo, sono molto serviti alla propaganda ucraina, per tenere alta l’attenzione del mondo sulla guerra. 

Ma Amnesty International ha ricordato che i diritti dei soldati russi catturati durante l’invasione dell’Ucraina sono protetti dalla Terza Convenzione di Ginevra. Joanne Mariner, direttrice del programma Risposta alle crisi di Amnesty, ha dichiarato: “È fondamentale che tutte le parti coinvolte nel conflitto rispettino interamente i diritti dei prigionieri di guerra. Ogni apparizione pubblica può sottoporli a pericoli quando rientreranno nel loro paese e può creare problemi anche ai loro familiari”.

Mariner ha continuato: “L’articolo 13 della Terza Convenzione di Ginevra afferma espressamente che i prigionieri di guerra devono essere protetti in tutti i tempi, in particolare rispetto alla curiosità pubblica. È dovere delle autorità che li hanno posti in detenzione assicurare che i diritti dei prigionieri di guerra siano adeguatamente rispettati sin dal momento della cattura”.

Leggi anche:  Con la guerra russa in Ucraina il commercio dei funerali diventa l’unico settore in crescita

L’articolo 13 della Convenzione di Ginevra afferma: “I prigionieri di guerra devono essere sempre trattati con umanità. Ogni azione illegale od omissione da parte della Potenza detenente che causi la morte o minacci gravemente la salute di un prigioniero di guerra sono proibite e saranno considerate gravi violazioni della presente Convenzione. In particolare, nessun prigioniero di guerra potrà essere sottoposto a mutilazioni fisiche o a esperimenti medici o scientifici di qualsiasi genere che non siano giustificati da trattamenti medici, dentistici od ospedalieri del prigioniero e non siano fatti nel suo interesse. Parimenti, i prigionieri di guerra devono essere sempre protetti, soprattutto nei confronti di atti di violenza o intimidazione e dalle offese e dalla curiosità pubblica”.

Amnesty ricorda che il commento interpretativo del Comitato internazionale della Croce rossa specifica che “ogni tipo di materiale che consenta l’identificazione di prigionieri di guerra dev’essere considerato come una sottoposizione alla curiosità pubblica e dunque non può essere trasmesso, pubblicato o mandato in onda”.

Native

Articoli correlati