Alexei Navalny, il dissidente russo incarcerato, ha rivolto un messaggio ai suoi connazionali: “Noi vogliamo essere una nazione di pace. Io vengo dall’Urss. Sono nato in Unione Sovietica. E la frase più importante della mia infanzia era `lotta per la pace”. Navalny ha voluto esortare i russi a scendere in piazza per lottare per affermare i principi della pace. “La Russia una nazione di pace. Purtroppo, pochi ci definiscono così adesso”, ha scritto su Twitter.
Navaly ha voluto incoraggiare i suoi connazionali a prendere posizione contro la guerra: “Ma almeno – prosegue Navalny – non diventiamo una nazione spaventata e silenziosa. Vigliacchi che sostengono di non vedere la guerra aggressiva scatenata contro l’Ucraina dal nostro zar, evidentemente folle. Non posso, non voglio restare in silenzio, e non lo farò. Non resterò a guardare come un’insensatezza pseudo-storica su fatti risalenti a 100 anni fa sia diventata un pretesto per i russi per uccidere gli ucraini e per questi, nel difendersi, per uccidere i russi. Siamo negli anni Venti del 21mo secolo e guardiamo le notizie di gente che brucia nei tank e di case bombardate. Sentiamo vere minacce di guerra nucleare”.