Gli Stati Uniti accusano il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, di spionaggio per il suo ruolo nella diffusione di documenti riservati che conterrebbero le prove dei crimini di guerra da parte degli Usa in Afghanistan e Iraq.
“E’ una vicenda che è in corso. Non aggiungo altri commenti su questo caso. Al di la di questa vicenda quello che posso dire è che il presidente degli Stati Uniti è un sostenitore della libertà di parola e della libertà di stampa”.
Ad affermarlo è la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki durante il briefing con la stampa rispondendo a una domanda dei giornalisti che gli chiedevano se il presidente Joe Biden potrebbe prendere in considerazione l’ipotesi di una grazia per il fondatore di Wikileaks, Julian Assange.
L’Alta corte di Londra ha ribaltato la sentenza di primo grado dello scorso gennaio che negava l’estradizione di Julian Assange dal Regno Unito agli Stati Uniti. Assange è a Londra dal 2012.