Discriminazioni contro le persone Lgbtqi+, l'Ue avverte l'Ungheria: due mesi per rispondere
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Discriminazioni contro le persone Lgbtqi+, l'Ue avverte l'Ungheria: due mesi per rispondere

La Commissione Europea ha inviato oggi due pareri motivati all’Ungheria, nel secondo step delle procedure d’infrazione. Per la Commissione, le norme violano diverse leggi Ue

Discriminazioni contro le persone Lgbtqi+, l'Ue avverte l'Ungheria: due mesi per rispondere
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2 Dicembre 2021 - 15.01


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Le pesanti discriminazioni che avvengono in Ungheria a spese della comunità Lgbtqi+ sono oggetto di due  procedure di infrazione avviate dall’Unione Europea verso il paese governato da Viktor Orban: la prima procedura è stata aperta nel luglio scorso e riguarda l’obbligo, imposto dall’authority ungherese di tutela dei consumatori agli editori di libri per bambini che presentino personaggi Lgbtqi+, a pubblicare un disclaimer in cui si avverte della divergenza dai “tradizionali ruoli di genere”. 

La seconda procedura, anch’essa avviata nello scorso luglio, concerne le leggi che vietano l’accesso dei minorenni a contenuti che raffigurino la cosiddetta “divergenza dall’identità corrispondente al sesso alla nascita, il cambiamento di sesso o l’omosessualità”. 

La Commissione Europea ha inviato oggi due pareri motivati all’Ungheria, nel secondo step delle procedure d’infrazione. Per la Commissione, le norme violano diverse leggi Ue, tra cui la direttiva sui media audiovisivi e quella sul commercio elettronico. Entrambe le procedure riguardano i “valori fondanti” dell’Unione, secondo la Commissione. Budapest ha ora due mesi per rispondere; in caso contrario, potrebbe essere deferita alla Corte di Giustizia.

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