Una vicenda orribile che in troppi hanno ignorato.
“Ha suscitato dolore e vergogna la notizia della morte per freddo e stenti di un bambino di appena un anno nella foresta al confine tra la Belarus e la Polonia, dopo un mese e mezzo trascorso con i genitori siriani in condizioni estreme nella vana attesa di varcare il confine per raggiungere una terra dove poter vivere in sicurezza. Questa morte riporta tragicamente in primo piano il dramma che da settimane si sta consumando in Europa”. Lo scrive l’Osservatore romano.
“Sono almeno sei le persone morte finora nella crisi migratoria sulla rotta dell’est, al confine con la Polonia, dove in questo periodo dell’anno le temperature sono già gelide”, ricorda il quotidiano.
Il quotidiano della santa sede ha ragione: purtroppo nei giorni scorsi alla marcia nazionalista dell’estrema destra c’erano anche non pochi sacerdoti tra i più accaniti contro i migranti che dicevano che bisogna amare il prossimo ma cominciando dai propri familiari…
Forse bisognerà fare una riforma dei seminari.