Un braccio di ferro sulla pelle dei disperati: si fa sempre più tesa la situazione al confine fra Bielorussia e Polonia. Due gruppi di circa 90 e 130 migranti hanno cercato di forzare il confine con l’Unione europea.
La guardia di frontiera e i soldati dell’esercito polacchi sono intervenuti per respingerli, ha reso noto la portavoce della guardia di frontiera, Anna Michalska, Varsavia nei giorni scorsi aveva protestato formalmente con Minsk dopo che guardie bielorusse avevano aperto il fuoco nella direzione dei soldati polacchi. Sono circa 2mila i migranti che in questi giorni hanno cercato di entrare in Polonia,
700 solo sabato, il numero più alto mai registrato in un solo giorno da quando Aleksandr Lukashenko ha aperto il confini in risposta alle nuove sanzioni varate dall’Ue contro Minsk. Varsavia ha inviato altre unità militari al confine, dove ora sono dispiegati 2.500 soldati.
Continua il braccio di ferro tra Polonia e Bielorussia sulla pelle dei migranti: altri respingimenti
La tensione è sorta perché Aleksandr Lukashenko ha aperto il confini in risposta alle nuove sanzioni varate dall'Ue contro Minsk.
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11 Ottobre 2021 - 19.50
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