Alex Kahn, 76 anni, è un genetista, oncologo e presidente della Lega contro il cancro francese.
Milioni di francesi lo conoscono perché tra le sue missioni di vita c’è stata quella di raccontare il cancro, senza timori o pudori.
Ora Alex Kahn sta morendo proprio a causa di un tumore. E il racconto delle sue ultime settimane di vita sta commovendo l’intero Paese.
Un racconto moderno fatto di interviste ai media ma anche messaggi social. Alex Kahn, per il ruolo che ha avuto in Francia può essere paragonato al nostro grandissimo Sandro Veronesi.
Kahn è un volto noto anche ai telespettatori per la sua grande capacità comunicativa e divulgativa, membro del Comitato di bioetica, era stato molto attivo anche durante il primo periodo della pandemia, per denunciare i ritardi del governo e allertare sui pericoli del Covid-19.
Durante la pandemia i sintomi del cancro – Proprio in concomitanza con la prima ondata della pandemia in Francia, i primi segni del male, come racconta Kahn in una delle interviste rilasciate in questi giorni: “Il cancro è cominciato di certo verso marzo-aprile 2020, quando è stato diagnosticato, il 4 agosto 2020, era già molto esteso. Nonostante questo, la cura è stata molto efficace, avevo buone possibilità di sopravvivenza a 20-25 mesi. Ho deciso perciò di continuare la mia azione nella Lega contro il cancro, avevo tantissime cose da fare per prendermi cura dei malati in questo periodo di epidemia, mobilitare i comitati, partecipare ai dibattiti. Ma lo scorso aprile mi sono improvvisamente aggravato per una seconda forma di cancro, molto aggressiva. Ha progredito rapidamente, senza alcuna possibilità di guarigione né di remissione. Mi sono fatto l’idea, per scherzare, che il cancro mi abbia considerato come un nemico particolarmente temibile ed abbia deciso di prendersela direttamente con me”.
Ogni giorno il racconto del male – Kahn racconta la sua malattia quasi ogni giorno sui media e sui social, perché da sempre una delle sue battaglie è stata contro la difficoltà di parlare, di nominare il cancro e la morte: “L’azione della Lega consiste anche nel lottare contro questo. Anno dopo anno, colpiamo questo nemico, lo combattiamo. E lui arretra e arretrerà sempre piu’ via via che lo chiamiamo per nome”.
Spero di rimanere sereno fino all’ultimo – Quanto al suo addio, “Non sono mai stato ossessionato dalla morte – ha detto Alex Kahn – è una compagna molto speciale. Come tanti, speravo di essere sereno e stoico ma non posso essere sicuro che sarà così. Ma non ho paura della morte, la sfido con la stessa ironia anche se so che vincerà. Quello che mi rende felice è di aver potuto, in quest’ultimo periodo, fare quello che più di tutto conta per me: il mio dovere e la trasmissione agli esseri che amo. Ho avuto una vita felice – ha ripetuto – posso dire, alla fine, che non è grave che io muoia, perché ho vissuto bene”.
L'oncologo Alex Kahn alle prese con il cancro: "Non temo la morte ma so che vincerà lei"
Il presidente della Lega contro il cancro francese sta raccontando le sue ultime settimane: commozione nel paese
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31 Maggio 2021 - 19.36
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