Della Rocca: "Netanyahu era contento del conflitto con Hamas ma ha sbagliato i calcoli"
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Della Rocca: "Netanyahu era contento del conflitto con Hamas ma ha sbagliato i calcoli"

Il veterinario italiano del partito di sinistra Meretz: "Voleva presentarsi come l'uomo forte, l'unico che può risolvere queste problematiche, pugno di ferro in guanto di acciaio. Ma..."

Roberto della Rocca, medico veterinario italiano
Roberto della Rocca, medico veterinario italiano
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31 Maggio 2021 - 17.07


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Roberto Della Rocca, medico veterinario italiano che fa parte del partito israeliano sionista di sinistra Meretz è convinto che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu fosse ”uno dei pochi contenti della guerra con Hamas, era l’unico che non piangeva”, ma alla fine ”non ne è uscito molto bene” e non è riuscito a rafforzare la sua leadership impedendo la formazione di un governo di unità nazionale. 
Il veterinario italiano ha sostenuto inoltre che Netanyahu ”aveva cercato le tensioni, ma non si aspettava i missili su Gerusalemme”.
Voleva presentarsi come ”l’uomo forte, l’unico che può risolvere queste problematiche, pugno di ferro in guanto di acciaio”. Ne è seguita una ”operazione breve, ma pesante”, prosegue Della Rocca ricordando che ”è caduto un razzo a seicento metri da casa nostra uccidendo una persona e sventrando quattro palazzi” a Tel Aviv.
Ma ”stanno già ricostruendo”, mentre l’esercito israeliano ”non è riuscito ad annullare le potenzialità di Hamas di lanciarci i missili. Sono rimaste parecchie centinaia di lanciamissili”.
E se ”gli israeliani dicevano basta, non ne possiamo più di decine di anni di bombardamenti, Netanyahu non ha potuto andare fino in fondo perché gli americani e gli egiziani si stavano spazientendo. Noi non possiamo fare a meno dei rapporti di sicurezza che abbiamo con l’Egitto nonostante sia un Paese arabo”, ha spiegato Della Rocca.
Inoltre il governo Netanyahu ”non è riuscito a riavere i corpi di due soldati che sono là da 7 anni. E anche due civili che hanno passato la frontiera e che sono stati rapiti, un etiope e un arabo prigionieri di Hamas contro tutte le leggi internazionali. Non gli permettono nemmeno di essere visitati dalla Croce rossa internazionale. Questo da molto fastidio alla popolazione”.

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