Ragazza attende per ore il ricovero per Covid e muore: la foto del dramma diventa virale
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Ragazza attende per ore il ricovero per Covid e muore: la foto del dramma diventa virale

L'episodio in Argentina: lei aveva 22 anni e di chiamava Lara Arreguiz, studiava veterinaria e soffriva di diabete

Lara Arreguiz
Lara Arreguiz
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26 Maggio 2021 - 15.29


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Dopo ore di attesa, i medici l’hanno ricoverata. La situazione è peggiorata rapidamente. Lara è stata intubata e il 21 maggio è morta. Ora i genitori stanno cercando di sensibilizzare i giovani affinché capiscano che il virus può essere mortale anche per loro.
Una ragazza di 22 anni, Lara Arreguiz, è morta a causa del Covid. E’ accaduto in Argentina. La giovane, che studiava veterinaria, soffriva di diabete. Ha iniziato a manifestare i sintomi del virus il 13 maggio, così i genitori hanno deciso di portarla al centro sanitario Protomédico di Santa Fe, dove i medici le hanno riscontrato una polmonite bilaterale.
Tuttavia, non essendoci posti letto disponibili, l’hanno rimandata a casa, dandole appuntamento a distanza di tre giorni. Poiché si sentiva ancora male, però, i genitori hanno deciso di trasferirla all’Ospedale Iturriaspe. Ma anche in questo caso, non c’erano posti. Lara si è quindi sistemata sul pavimento, dove è rimasta per ore. Da quel momento, la situazione è peggiorata: la 22enne è poi stata ricoverata, ma è morta una settimana dopo. Una foto che la ritrae sdraiata a terra, pubblicata dalla madre, è diventata virale.
La mamma di Lara, Claudia Sanchez, ha pubblicato la foto della figlia sdraiata a terra su Facebook per mostrare la precarietà del sistema sanitario argentino. Nella didascalia a corredo dell’immagine, ha scritto: “So che nessuno mi restituirà mia figlia, ma non voglio che qualcun altro possa trovarsi nella stessa situazione. Così Lara aspettava di essere ricoverata. Si sentiva molto male e aveva bisogno di sdraiarsi. Ho chiesto il permesso di farla posizionare su una barella, ma non mi hanno autorizzato. Così si è sdraiata a terra ad aspettare il suo turno. Avevo detto ai medici che arrivavamo dal Protomédico, dove le avevano riscontrato Covid e polmonite bilaterale. Inoltre, lei era una paziente a rischio. Eppure nessuno ha dimostrato un po’ di buonsenso”.

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