Il parlamentare arabo-israeliano: "I palestinesi pronti a ricostruire le sinagoghe distrutte a Lod"
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Il parlamentare arabo-israeliano: "I palestinesi pronti a ricostruire le sinagoghe distrutte a Lod"

Mansour Abbas, leader del partito Ra'am: "Tutta questa violenza è arrivata dopo l'arrivo (della polizia israeliana) alla moschea di al Aqsa. Dobbiamo tenerci lontano dai luoghi sacri, tenerli fuori dal conflitto".

Mansour Abbas, leader del partito arabo israeliano Ra'am
Mansour Abbas, leader del partito arabo israeliano Ra'am
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16 Maggio 2021 - 14.58


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Un segnale di distensione in giorni nei quali la tensione è altissima e ‘piovono’ ancora razzi e bombe.

Gli arabi israeliani di Lod sono pronti a ricostruire le sinagoghe distrutte dopo le violenze fra arabi e israeliani in queste città.

A dirlo è Mansour Abbas, leader del partito arabo israeliano Ra’am, in un’intervista in ebraico all’emittente pubblica israeliana Kan, rilanciata da Times of Israel.

“Ho parlato con residenti arabi di Lod”, parlo “in loro nome e vi dico che lavoreremo per rimettere a posto le sinagoghe danneggiate.

naturalmente condanniamo tutti gli attacchi”, ha detto Abbas, sottolineando che gli arabi si assumeranno “la responsabilità” per le riparazioni e “prenderanno la guida” di questo sforzo. “E’ nostro dovere proteggere i luoghi sacri degli ebrei, i musulmani e i cristiani”, ha detto ancora Abbas. “Dobbiamo notare che tutta questa violenza è arrivata dopo l’arrivo (della polizia israeliana) alla moschea di al Aqsa. Dobbiamo tenerci lontano dai luoghi sacri, tenerli fuori dal conflitto”, ha aggiunto.

L’intervista arriva dopo una settimana in cui al conflitto fra Israele e Gaza si sono aggiunti scontri violenti fra estremisti arabi ed ebrei in diverse città israeliane a popolazione mista. A Lod, dopo l’uccisione di un arabo da parte di ebrei, sono state devastate delle sinagoghe.

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Abbas ha rotto un tabù dopo le elezioni di fine marzo, dichiarandosi disponibile a collaborare con i partiti ebrei per formare un governo. I suoi quattro seggi potrebbero risultare cruciali per formare un governo stabile ed evitare che Israele torni alle urne per la quinta volta in poco più di due anni.

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