(Se la Ue la sostenesse) Tikhanovskaya: "Pronta a fare da leader". Anche la Tv di stato sciopera
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(Se la Ue la sostenesse) Tikhanovskaya: "Pronta a fare da leader". Anche la Tv di stato sciopera

L'agenzia russa Tass dà notizia di un nuovo messaggio video di Tikhanovskaya, che ha sfidato Lukashenko alle contestate elezioni presidenziali in Bielorussia ed è fuggita dal Paese rifugiandosi in Lituania

Svetlana Tikhanovskaya
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17 Agosto 2020 - 08.51


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Svetlana Tikhanovskaya si dice pronta ad “agire da leader nazionale” per riportare calma e normalità in Bielorussia. Lo riporta l’agenzia russa Tass che dà notizia di un nuovo messaggio video di Tikhanovskaya, che ha sfidato Alexander Lukashenko alle contestate elezioni presidenziali in Bielorussia ed è fuggita dal Paese rifugiandosi in Lituania dopo i risultati del voto.

“Sono pronta ad assumermi la responsabilità e ad agire da leader nazionale affinché il Paese si calmi e riprenda un ritmo normale”, ha detto Tikhanovskaya nel messaggio video diffuso tramite YouTube dopo che nel fine settimana decine di migliaia di persone sono scese in piazza in Bielorussia per chiedere l’uscita di scena di Lukashenko.
In Bielorussia servono “elezioni reali, giuste e trasparenti che siano accettate senza condizioni dalla comunità internazionale” ha sottolineato Tikhanovskaya, e ha insistito per la liberazione dei “prigionieri politici”. Lukashenko è al potere dal 1994.

Redazione vuota e musica pop: si è presentato così oggi il desk del telegiornale dell’emittente statale Belorus 1, all’indomani delle manifestazioni innescate dalla contestata rielezione del presidente Aleksandr Lukashenko. L’assenza dei giornalisti è stata interpretata, anche dai corrispondenti di testate straniere, come un segno di supporto alla protesta contro il capo dello Stato.

I lavoratori bielorussi sono in sciopero e si stanno riunendo in comitati, ha detto il portale internet Tut.by. Secondo il portale, i dirigenti delle imprese hanno avuto un altro incontro con i lavoratori oggi e hanno esortato tutti a mettere per iscritto le loro richieste senza interrompere il processo di produzione. Tuttavia “il voto per lo sciopero è stato praticamente unanime; stanno formando comitati di sciopero e si preparano a notificare formalmente all’amministrazione, tramite il sindacato, che la produzione sarà interrotta”, ha detto tut.by. Tra le richieste avanzate, l’annullamento delle elezioni e lo stop delle violenze contro i manifestanti. Anche alcuni dipendenti della Belteleradiocompany, che riunisce le televisioni e le radio di Stato, sono in sciopero e alle 9.00 è
stato mandato in onda per diversi secondi un divano vuoto. Lo riporta Interfax.

Svetlana Tikhanovskaya si dice pronta ad “agire da leader nazionale” per riportare calma e normalità in Bielorussia, secondo quanto riporta l’agenzia russa Tass che dà notizia di un nuovo messaggio video della leader dell’opposizione. “Sono pronta ad assumermi la responsabilità e ad agire da leader nazionale affinché il Paese si calmi e riprenda un ritmo normale”, ha detto nel messaggio video diffuso tramite YouTube, in cui chiede “elezioni reali, giuste e trasparenti che siano accettate senza condizioni dalla comunità internazionale”.

Lukashenko, al potere dal 1994, replica con durezza. “Non dovreste mai aspettarvi che io faccia qualcosa perché messo sotto pressione” ha detto il leader bielorusso, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Belta, commentando le proteste di piazza. “Non ci saranno nuove elezioni”.

“L’Unione europea deve continuare a mobilitarsi al fianco delle centinaia di migliaia di bielorussi che manifestano pacificamente per il rispetto dei loro diritti, della loro libertà e della loro sovranità”. A scriverlo è il presidente francese Emmanuel Macron in un tweet pubblicato mentre decine di migliaia di persone erano riunite a Minsk per chiedere la fine del regime del presidente Aleksander Lukashenko, recentemente rieletto per la sesta volta dopo una contestatissima tornata elettorale.

Preoccupazione in Polonia, che sta monitorando la situazione al confine. Il vice ministro della Difesa Wojciech Skurkiewicz ha detto che “né la Polonia né altri paesi europei cadranno nella trappola di Lukashenko. Stiamo guardando a quanto accade in Bielorussia come tutti gli altri Paesi Nato . Non resteremo passivamente a guardare”. 

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